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L’integrazione corre, i rifugiati gareggiano alla Stramilano

di Roberto Brambilla

Correre per stare bene insieme e dimenticare almeno per un giorno le difficoltà della loro condizione di rifugiati. Lo faranno il 29 marzo a Milano un’ottantina di richiedenti asilo, alloggiati nel centro di accoglienza di Bresso, allestito dalla Croce Rossa nella zona del Campo Volo. Il gruppo, insieme ad alcuni volontari della Cri che ne garantiranno la sicurezza, parteciperà alla 44esima edizione della Stramilano che partirà come tradizione da Piazza Duomo. Una corsa, nel loro caso non competitiva, a cui i ragazzi (il campo di transito ospita circa 250 persone dall’Africa e anche dal Medio Oriente) si stanno già preparando nel vicino Parco Nord con l’aiuto dei runners di “Cri in Forma” gruppo nato all’interno della Croce Rossa di Milano per diffondere sane abitudini di vita attraverso l’attività fisica.

Una maniera non solo di far “muovere” i richiedenti asilo ma anche di includerli e farli sentire parte della comunità in cui vivono temporaneamente. E la partecipazione alla Stramilano non è l’unica idea tra sport e integrazione per aiutare i profughi. Infatti la consulta dello Sport il comune di Cinisello Balsamo ha lanciato l’idea di tesserare alcuni profughi nelle società calcistiche. Una proposta accettata dai gruppi sportivi e che ha messo un altro“mattone” nel percorso di integrazione mentre aspettano di sapere quale sarà il loro futuro. Dentro o fuori dall’Italia.


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