Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Education & Scuola

Il wheelchair curling sbarca a Sesto San Giovanni

di Roberto Brambilla

Una prova generale. Prima che nella prossima stagione la Lombardia faccia il suo esordio ufficiale nel wheelchair curling italiano. Lunedì 27 aprile al Palasesto di Sesto San Giovanni è andato in scena un allenamento, in cui otto atleti, tra cui Pierangelo Santelli, presidente del Comitato Paralimpico lombardo (oltre che membro della Giunta CONI Lombardia) e Ernesto Ghilotti, delegato provinciale del CIP di Sondrio, si sono cimentati nel curling in carrozzina, sotto la guida di Egidio Marchese ed Emanuele Spelorzi, campioni italiani con il Disval Aosta e “azzurri” alle Paralimpiadi di Torino 2006 e Vancouver 2010.

Un allenamento, il secondo per la quasi totalità degli atleti dopo il primo “assaggio” di Courmayeur , reso possibile anche dall’impegno del Jass Curling Club di Sesto San Giovanni, presieduto ad Alberto Caniatti nato nel 2002 e che ha messo a disposizione la pista utilizzata contemporaneamente dagli atleti normodotati della società che partecipa ai campionati nazionali. “Già avevamo provato a coinvolgere diversamente abili – racconta il vicepresidente Simone Margheritis atleta e anche una delle voci delle telecronache Sky Sport ai Giochi- ma soprattutto per ragioni di orari (l’allenamento comincia intorno alle 21.30 n.d. R) non eravamo mai riusciti a dare continuità alla loro presenza”.

Una pista condivisa in cui i ragazzi del wheelchair curling stanno imparando i primi trucchi di un gioco che per molti aspetti si differenzia poco dal curling per “normodotati”. “Noi giochiamo otto end (intervalli di gioco N.d.R) invece di dieci -spiega “coach” Marchese arrivato da Aosta  – lanciamo le stone da fermo e non in movimento e non possiamo fare lo sweeping, cioé usare le broom per far correre le stone, queste le differenze più evidenti”. “Dal punto di vista tattico – aggiunge Margheritis – lo sviluppo del giorno è praticamente uguale e tecnicamente i diversamente abili compiono persino un gesto più difficile, perché danno direzione con il braccio e non possono “correggere” il lancio”.

L’allenamento di lunedì è stato importante però soprattutto perché è stato utile per preparare gli atleti che costituiranno la base del wheelchair curling lombardo. “Di sicuro– spiega Pierangelo Santelli per una sera sia giocatore di curling che presidente del CIP Lombardia (online con un nuovo sito in concomitanza con Expo) – iscriveremo una squadra al campionato italiano ma se ci fossero più persone interessate potrebbe schierarne di più”. Un gruppo che giocherà nella prossima stagione proprio al Palasesto. A cui si potrebbe aggiungere anche una squadra dalla provincia di Sondrio. “Dobbiamo vedere quanti giocatori sarebbero interessati -racconta Ernesto Ghilotti – importante sarebbe avere una struttura ”centrale “per giocare raggiungibile più facilmente da parte di tutti”. Intanto l’appuntamento è in estate, quando non ci sarà il ghiaccio, ma inizieranno le iscrizioni per il prossimo campionato.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA