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Maglie e battaglie: el Rayo es diferente

di Roberto Brambilla

“El Rayo Vallecano con los héroes anómimos “. Il Rayo Vallecano con gli eroi anonimi. Con questo slogan il Rayo Vallecano, squadra di Vallecas quartiere operaio di Madrid, ha presentato mercoledì le maglie con cui disputerà la Liga 2015-2016. Sorprendendo un po’ tutti. Perché se la prima divisa è quella tradizionale bianca con striscia rossa trasversale (“la banda roja”), la seconda e la terza sono particolari. La maglia di riserva è nera e al posto della banda rossa ne ha una formato da sei colori: il verde per chi difende l’ambiente , l’arancio chi si batte per l’integrazione dei disabili, il rosso che rappresenta chi lotta contro il cancro, il giallo per chi non perde mai la speranza, l’azzurro per chi protegge i minori dai maltrattamenti, il viola per chi si batte contro la violenza di genere.

Un insieme di colori che combinati ricordano l’arcobaleno, simbolo di chi combatte l’omofobia. Un arcobaleno a cui si aggiunge nella parte bassa una scritta: “solidarietà”. Sulla terza maglia invece grigia e rosa, ci sarà un fiocco sul petto per sostenere chi sta conducendo una battaglia contro il tumore. Tanti simboli, ma anche qualcosa di concreto. Per ogni maglietta venduta sette euro andranno alle sette associazioni che si occupano di queste battaglie. Il perché di questa scelta l’ha spiegata Martin Presa il presidente della squadra. “Siamo un club che sta vicino alla gente- ha detto durante la presentazione – e questo e’ nel DNA dei nostri tifosi. Persone che si spendono per gli altri e che lottano per un mondo più giusto”. Non solo parole, visto che per esempio l’anno scorso i tifosi delle “Abejas” (le Api) hanno aiutato attraverso una sottoscrizione una anziana tifosa Carmen Martinez che rischiava lo sfratto e hanno sostenuto Wilfred Agbonavbare, un ex portiere del Rayo malato di cancro e in ristrettezze economiche.


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