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Se i bimbi pagano lo stipendio degli amministratori comunali

di Marco Percoco

Qualche tempo addietro, via Facebook, discutevo con Marcello Esposito circa la possibilità di destinare i famigerati 80 euro mensili erogati dal Governo al miglioramento dei servizi sociali. Certo, era un pour parler, ma mai avrei pensato che la realtà potesse superare la più fervida immaginazione.

Altre volte ho portato all’attenzione dei lettori di Vita e di questo blog le stranezze dei luoghi in cui vivo, che visito o che conosco per qualche ragione. Ed a volte mi è capitato di descrivere Sesto Calende, piccolo paesino sulle sponde del Lago Maggiore, in provincia di Varese.

Ebbene, qualche mese addietro le vigilanti degli scuolabus vennero sorprese a rubare nelle casse del Comune e credo siano state sospese o addirittura licenziate per questo comportamento. Fatto sta che ora per il paese si aggirano pulmini pieni (un tempo) di bimbi chiassosi diretti verso le scuole e gli asili del circondario, privi di accompagnatori (se non, per fortuna!, l’autista).

Ora, uno di questi giorni, pare che un bimbo si sia smarrito, in base a quanto riportato da un quotidiano locale. Intervistato circa l’accaduto, il Sindaco ha dichiarato: “Può accadere”, aggiungendo che non vi sono risorse per poter assumere nuove vigilanti.

A queste affermazioni che potrebbero lasciare sbalordito chi di buon senso è dotato, s’aggiunge la decisione in base alla quale, qualche settimana prima, pare i membri della giunta comunale abbiano autonomamente aumentato il proprio stipendio di circa il 50%, con una spesa complessiva di circa 38.000 euro annui, grosso modo la cifra necessaria ad assicurare il benessere dei bimbi con 1-2 educatrici sui pulmini.

L’immoralità di alcune spending review colpisce così, alla cieca, senza riflettere e senza badare ad altro che non sia il benessere individuale, fatto a volte di qualche centinaia di euro. C’è solo da sperare che questi soldi non servano per le slot machine o per il Lotto.


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