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Rischio climatico e Finanza sostenibile

di Alessandro Mazzullo

Fra il 2000 e il 2016, a livello mondiale, le catastrofi naturali di origine meteorologica hanno registrato un incremento del 46%[1] e fra il 2007 e il 2016 le perdite economiche dovute a condizioni meteorologiche estreme nel mondo intero sono aumentate dell’86% (117 miliardi di EUR nel 2016)[2]. Si tratta di una tendenza preoccupante, poiché quasi il 50% dell’esposizione al rischio delle banche della zona euro è direttamente o indirettamente connesso ai rischi derivanti dai cambiamenti climatici[3]. Si rilevano in misura crescente ulteriori questioni ambientali in grado di minacciare gli attuali modelli di business[4].

Dal Piano di Azione per finanziare la crescita sostenibile della Commissione europea dell’8 marzo 2018

Per capire il nuovo trend della Finanza, occorre partire da questi dati.
I rischi climatici non sono più soltanto rischi sociali, ma anche rischi economici. I suoi effetti incidono direttamente sulla stabilità del sistema economico e finanziario. Basta pensare alla correlazione sempre più evidente tra l'attuale crisi pandemica, il rischio climatico che ne è la concausa e la crisi economica e sociale che ne conseguirà.
È anche per questo che la Finanza è sempre più interessata a giocare un ruolo determinante per uno sviluppo sostenibile.

La performance ESG (environmental, social and governance), d'altronde, rappresenta un sempre più evidente fattore di sucesso per la stessa performance economica dei titoli negoziati. Ovviamente in un'ottica di lungo periodo e quindi non meramente speculativa. Ad esservi interessati, pertanto, sono innanzitutto i c.d. investitori istituzionali, in quanto titolari di capitali slow profit.

La quotazione di tali titoli, inoltre, cresce insieme all'aumentata sensibilità della nuova generazione di investitori. Il che spiega il crescente interesse anche da parte del mercato ratail.
Coniugare profitto e sostenibilità, insomma, appare non soltanto possibile, ma anche convienente.

[1] Relazione Lancet 2017, pag. 1.

[2] 129 miliardi di dollari (Relazione Lancet, 2017). [2]b Ostry et al, 2014: https://www.imf.org/external/pubs/ft/sdn/2014/sdn1402.pdf

[3] Battiston, S., A. Mandel, I. Monasterolo, F. Schutze, e G. Visentin, “A climate stresstest of the financial system,” Nat. Clim. Chang., vol. 7, n. 4, pagg. 283-288, apr. 2017.

[4] Fra i primi dieci rischi globali elencati nella relazione 2017 del Foro economico mondiale sul rischio globale, figurano sia la perdita di biodiversità che il collasso degli ecosistemi nonché la scarsità idrica.


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