Education & Scuola

Le macchine blu

di Don Antonio Mazzi

Bravo il Prefetto Achille Serra! Era ora che qualcuno dicesse di farla finita con le scorte. Tutti sanno che se la mafia decide di farti fuori, non sarebbe sufficiente un esercito intero. Io, non sono nessuno, ma quando nel Parco Lambro ho subito minacce dai disperati, e da coloro che foraggiavano i disperati, un intelligente comandante della Polizia al quale ho dato una pistola giocattolo, attaccata alla maniglia della mia porta, con un bigliettino “amoroso” dentro il sacchetto di nailon, mi ha detto: “Lasciali chiacchierare. Can che abbaia non morde. Sii più informale possibile nei tuoi viaggi. Usa i mezzi pubblici. È il modo migliore per vivere, sia per te che per noi”. Sono qui. Ho avuto molte minacce. Non ho mai pensato a scorte. Ripeto non sono nessuno. Fa ridere qual signore che porta il nome di Calderoli, che a parole farebbe fuori il mondo e poi dichiara di sentirsi insicuro senza scorte e senza telecamere. Buttiamo milioni per niente. Usiamo meno uomini e macchine per gli affari loro, perchè l’Italia ha bisogno di mezzi e presenze più efficienti e numerose, nei posti a rischio che ben conosciamo. Se i sindaci, gli onorevoli e i segretari generali dei sindacati, viaggiassero in metrò, se Fini lo vedessimo in bus e se i Cardinali attraversassero Roma e altre città in bicicletta o a piedi, i 40% dei giovani italiani che non ne vogliono più sapere di politica non avrebbero bisogno di tante altre suppliche e di altri comizi farisaici per cambiare idea. Soprattutto se i soldi che buttiamo per le scorte li investissimo per la scuola, per il lavoro e per le abitazioni popolari, Monti farebbe meno fatica a far quadrare una parte dei conti.


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