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La nuova eroina dei poveri

di Don Antonio Mazzi

Come accade da sempre: quello che fanno gli americani di sbagliato, siamo sicuri che noi italiani lo rifacciamo qualche mese dopo. Uno degli ultimi allarmi riguarda i farmaci nati contro i dolori. Negli Stati Uniti li chiamano “la nuova eroina dei poveri”. Coinvolge adolescenti, casalinghe, professionisti: quindicimila vittime all’anno. Non trascrivo i nomi di questi antidolorifici, per non fare ulteriore propaganda. Dico solo che, giorni fa, un ragazzo di quasi diciassette anni mi descriveva, dettagliatissimamente, usi, abusi, effetti, costi e l’uso spaventoso che stava facendo di questi farmaci. Sballato marcio! Pare che, dal 1990 ad oggi, negli Stati Uniti le persone che ne fanno uso, siano passate da quattro su centomila a circa dodici milioni. Si prendono questi farmaci non perché se ne ha bisogno, ma per il senso di euforia che danno. Per venire a noi. In Italia pare che si vendano 4,7 milioni di confezioni, con un incremento del 30%. Di numeri non me ne intendo. Mi intendo, invece, di ragazzi che, da qualche tempo, arrivano in situazioni psico-fisiche che non derivano certamente dalle droghe classiche che conosciamo. Dalle loro descrizioni si passa dalla iniziale euforia a stati di sedazione, caduta totale delle temperature del corpo, con precoma e coma. Attenzione perché l’uso si sta divulgando velocemente. Morire per un’overdose di antidolorifici è proprio da deficienti. “I farmaci si stanno sostituendo alle droghe tradizionali. Sono legali, nella maggioranza dei casi sono gli stessi genitori ad offrirli come antidoto alle prove varie: esami, compiti in classe, interrogazioni, stress da ogni tipo”. È Giovanni Serpelloni, direttore del Dipartimento delle Politiche Antidroga, a dichiararlo. Fragili, incapaci di sopportare qualsiasi tipo di dolore, con un mercato nero alla ricerca di consumi sempre nuovi e di bisogni inventati, fa specie che tra le cento cose che riempiono lo zainetto dei nostri ragazzi, ci siano mucchietti di pillole per il mal di testa, bustine di tisane tra le più strane, multivitaminici a iosa. Beati i tempi delle caramelle al miele e dei confetti della prima comunione!


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