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Per aiutare basta anche la “minima”

di Don Antonio Mazzi

Fatemi scrivere una cosa per me straordinaria. Le mie attività Exodus vengono aiutate da tanta brava gente. Fosse per l’ente pubblico saremmo morti, sepolti, rimorti e risepolti più volte. Come sapete ho, in Itala e nel mondo, una quarantina di strutture e aiuto quotidianamente più di tremila persone, dai tossici ai barboni di strada, alle donne violentate, ai carcerati, agli adolescenti problematici e via così. Il giorno 13 è stato il mio onomastico e, oltre agli auguri, mi sono arrivati “aiuti”. Un signore che mi aiuta, malato, anziano e con una pensione irrisoria (!), negli ultimi mesi, oltre a me ha aiutato altri. Voglio farvi l’elenco per pura curiosità. Se poi, oltre ad essere curiosi, vi fate alcune domande, sarà tutto per il vostro bene. Ecco la mail che Nello mi ha spedito mercoledì 12/6. “Don Antonio ti comunico per tua diagnosi che nell’ultimo semestre ti ho mandato cibo per circa tremila euro. Spero apprezzerai perché, oltre ad Exodus, mando pari pari cibo a Pane Quotidiano, alla mensa Cardinal Ferrari, alla mensa San Francesco e alla Ronda che assiste i clochard. Poi ho mandato duemila euro in Burundi, duemila euro al Parroco per una famiglia bolognese, ed altro – attingendo ai miei risparmi: non lavoro e ho una pensione di 600 euro al mese. Ciao!”. Il mio amico Nello si arrabbierà per queste propaganda ma l’ho fatta per far capire a qualcuno, che si lamenta perché non ce la fa a vivere con 1000 euro al mese, che esistono persone straordinarie, nonostante una pensione di 600 euro, e fanno quello che avete letto. Inoltre scrivo queste poche righe per incoraggiare i buoni a non lasciarsi deprimere e ai pessimisti, e per dimostrare che l’Italia è molto migliore di quanto pensiamo. Il bene non muore mai, anzi, nei momenti più cruciali e difficili è più presente e attivo che nei momenti felici e senza problemi.


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