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Ripartiamo con 10 pensierini: sceglietene 5

di Don Antonio Mazzi

Non dobbiamo accontentarci di ripetere la vita passata lo scorso anno. Dobbiamo migliorarla. Ci sono due occasioni per incominciare un anno nuovo. La prima è legata al calendario: il primo gennaio. È il tempo declamato dagli altri con champagne, balli, baci, abbracci, fuochi d’artificio, rottura di piatti, cene, scambio di regali. Fosse andato bene o fosse andato male l’anno che sta morendo, la tradizione è più importante della verità. C’è un’altra occasione, meno solenne e per qualcuno addirittura equivoca, e sibillina. Potrebbe, invece, diventare l’occasione più autentica e vera: la tranquillità delle ferie famigliari, personali. Dico tranquillità sapendo quello che dico. L’ultimo dell’anno volenti o nolenti dobbiamo finire e cominciare. Invece durante le ferie non ci obbliga nessuno, abbiamo più tempo, ricomponiamo, di solito, la famiglia, e siamo più distesi. Nessuno scandisce i fatidici ultimi minuti e nessuno suona campane. Perciò, io ne approfitto e vi mando i convinti dieci pensierini. Eccoli. • Forse, in 365 giorni, non abbiamo mai avuto la possibilità di scegliere tra una parola vera e una parola vuota. La fretta ci ha sempre preceduto. Provvediamo! • L’indignazione è necessaria, ma non è sufficiente per vivere e per educare. Si può correggere ed educare anche con la tenerezza e il perdono. • Il naso è attrezzato per riconoscere 4000 odori. La lingua, invece, pare sia attrezzata solo, per raccontare 4000 bugie. Troppe? • Un buon matrimonio è quello nel quale ciascuno dei due coniugi nomina l’altro custode della sua solitudine. • La vita è infinitamente più grande dei suoi giorni messi insieme. • Dio ha creato la donna non partendo dalla testa, per evitare che l’uomo la comandasse, non partendo dai piedi, per evitare che lei fosse la sua schiava. L’ha creata partendo dal suo fianco, in modo che fosse più vicina al suo cuore. • Perfino la grandezza di una casa viene misurata dalla grandezza del cuore dei suoi abitanti. Casa piccola chiesa? • L’intelligenza è come la nutella. Meno ne hai e più la devi spalmare sulla fetta di pane. • I genitori sono costruttori di libertà vere e non di mancette garantite. • Non andare mai a letto arrabbiato ma con un pensiero positivo (e religioso).

Ho finito. Procediamo gradualmente. Quest’anno sceglietene cinque. Buon lavoro!


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