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Sette “Tremendi” vizi capitali

di Don Antonio Mazzi

Quest’anno con il mio Diario Scolastico “Tremenda” voglio raccontarvi dei sette vizi capitali e cioè: avarizia, lussuria, ira, gola, superbia, invidia e accidia. Lo farò però  a modo mio, con qualche piccolo aggiustamento e paragonandoli ad altri sette molto più moderni, e che noi ci guardiamo bene dal chiamare vizi, ci viene un coccolone…! L’elenco dei vizietti o dei peccatucci, che tutti fanno, è lungo quanto l’indice di un vocabolario. Abbozziamo un breve elenco: ingiustizia, prostituzione, vendetta, usura, pornografia, corruzione, pedofilia, razzismo… e mille altri. Questi “peccatucci” non pare siano tanto veniali. Paragonati alla gola, superbia, accidia… definiti capitali… quasi quasi capovolgerei il rapporto. Comunque  sono andato, per scrupolo, a cercarmi sul vocabolario, il significato di “accidia”.  Eccolo: rilassatezza, svogliatezza, lentezza nel fare del bene.  Poi ho guardato, sempre sul vocabolario: “capitale”.  Eccolo: principale, importantissimo, fondamentale. Mettendo a confronto l’usura con l’accidia, secondo voi, da che parte penderebbe il vizio capitale? Per carità, non erano cose sante nemmeno la superbia e la gola. Ma pensare lo zio Bepi, nel terzo cerchio dell’inferno perché si faceva un intero cotechino con una terrina “di pearà” , abbeverando il tutto con una bottiglia di Amarone della Valpolicella, mi pare un po’ macabro e poco da Padreterno buono e misericordioso anche nel “punire”. Anche l’ira (cioè la rabbia) non lasciatemela nei vizi capitali, perché io ho visto arrabbiati tutti. E poi, Cristo stesso ha malmenato e sbattuto per terra i tavoli dei cambiavalute che facevano affari nel cortile del tempio… Un mondo dove nessuno si arrabbia, dove nessuno si stravacca sul divano a gambe larghe e a pancia piena, dove nessuno si crede Padreterno… che mondo sarebbe? Sai che tristezza? Nella mia ignoranza ho anche letto di santi che le rabbie e i loro peccati se li sono fatti… Francesco prima dei sandali e del saio con lo spago, le sue le ha combinate. Agostino ci ha impiegato trent’anni per scrivere “Le mie confessioni”. Sarò bravo e tra un risolino e l’altro vi convincerò che è più “figo” essere VIRTUOSI che VIZIATI. Il Diario Tremenda si trova  nei centri commerciali e nelle cartolerie al costo di 5,00 euro. Per informazioni:  www.exodus.ilwww.fcgdonmazzi.org – tel. 338.81.29.827


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