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Politica & Istituzioni

Caso Morgan Stanley. Monti, ci vuole più trasparenza

di Riccardo Bonacina

Il Governo italiano continua ad essere reticente sugli assegni che da inizio anno stacca a favore di Morgan Stanley. Due assegni, il primo il 3 gennaio per 3,381 miliardi di dollari e il secondo ieri, stando alle indiscrezioni di Bloomberg, di altri 3 miliardi di dollari. Dal Governo italiano però continua a non esserci messuna comunicazione, solo bervi comunicati di Morgan Stanley e indiscrezioni di stampa e di Bloomberg. Il primo atto, compiuto nel silenzio assoluto, il 3 gennaio scorso ha visto il governo Monti fare un bel regalo dell’Epifania alla Morgan Stanley: 2 miliardi e 567 milioni di euro dirottati dalle casse del Tesoro a quelle della banca newyorkese. Il tutto all’insaputa degli organi di informazione italiani, così attenti ai bunga bunga o ai party del premier uscente o alle amanti di un capitano di crociera, ma evidentemente poco propensi a occuparsi dell’attuale governo in carica. Furono gli stessi vertici della Morgan Stanley ad aver comunicato che l’esposizione verso l’Italia scesa da 6,268 a 2,887 miliardi di dollari: una differenza di 3,381 miliardi corrispondenti a 2,567 miliardi di euro, circa un decimo della manovra “salva-Italia” varata dall’esecutivo Monti. Fu L’Espresso un mese dopo a dare la notizia spiegando che il debito si riferiva a un’operazione di derivati finanziari, anche se non è ancora chiara la ragione per cui la Morgan Stanley abbia richiesto la “chiusura della posizione”, opzione in genere prevista dopo un certo numero di anni da quasi tutti i contratti sui derivati ma raramente applicata. Certo, finché nessuna delle due parti fornirà spiegazioni, si potrà rimanere solo nell’ambito delle ipotesi.

Ieri Bloomberg ha dato notizia  che l’Italia ha pagato il restante debito a Morgan Stanley e la Banca ha annunciato di aver tagliato la sua “esposizione netta” verso il Tesoro italiano. Ora, se è evidente che gli assegni staccati alla banca newyorkese possano mettere in grande imbarazzo Monti e il suo esecutivo che continua a chiedere grandi sacrifici al PAese e che ha portato il livello dell’imposizione fiscale a quota record, è altrettanto evidente che continuare a staccare di nascosto assegni a banche d’affari è comportamento ancor più imbarazzante. Qualcuno potrebbe davvero arrabbiarsi vedendo che senza comunicazione e spiegazione alcuna una buona fetta della manovra SalvaItalia è spesa così e che praticamente i due assegni alla Morgan dilapidano quanto previsto quest’anno dall’innalzamento dell’Iva.

Monti ci spieghi.


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