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Ciao Dimitri, grazie del tuo sorriso

di Riccardo Bonacina

Mi hanno avvertito poco fa che è morto Dimitri. Un grande uomo e un grande clown. Lo avevo conosciuto al Festival del circo di Montecarlo sul finire degli anni ’80, ne rimasi conquistato: il suo sorriso, la sua finezza, la naturalezza con cui strappava sorrisi e risate senza alcuna volgarità o gesto esagerato. La sua bocca grande, larghissima era fatta per sorridere e con la bocca ridevano anche gli occhi, forse è per questo che già a 7 anni Dimitri Jacob Müller, così all’anagrafe, pretese di cambiare nome in solo Dimitri, decise che sarebbe stato un clown.

Da allora lo incontrai ancora, per una lunga intervista nel 1989, e poi periodicamente mi piaceva andare a Verscio (sopra Ascona nella Centovalli) dove nel 1971, con l’aiuto di sua moglie Gunda, fondò il Teatro Dimitri. Un luogo allegro e umano come lui. Il teatro, una scuola, un ristorante e un bar dove stare a chiacchierare, un museo della comicità. «Mi piace qui», diceva, «perchè insegno e invito i miei amici artisti da tutto il mondo».

Aveva iniziato a Parigi dove frequentò la scuola per mimi di Etienne Decroux e divenne poi membro della compagnia di Marcel Marceau, gradissimi maestri che in lui, con una sua originalità, rivivevano. Sempre a Parigi indossò i panni di Augusto presso il Circo Medrano dove lavorò con il clown bianco Maïss. Da allora amava tornare spesso al circo.Quando a Milano insieme a qualche amico fondammo il Festival della clownerie, non esitò a venire per incoraggiare l’iniziativa. Era generoso Dimitri, a Verscio in tanti raccontano le sue attenzioni e il suo impegno per chi aveva più bisogno, fosse un ragazzo senza reddito che voleva imparare da lui, o fosse un povero che chiedeva aiuto per strada.

Non dovevi andartene proprio ora caro amico, in un momento in cui più di altro abbiamo bisogno di chi sa far sorridere con leggerezza e gentilezza. Mi piace ricordare lo spettacolo in cui era in scena con tutta la famiglia, la moglie Glenda, i figli David, Nina, Masha e il nipote Ivan.Così la sua famiglia ha ha dato l’annuncio della sua morte: “Non si sentiva bene e si è sdraiato sul letto, ha chiuso gli occhi, per sempre, attorno alle 21.45. In settembre avrebbe compiuto 81 anni”.Ancora lunedì era in scena con la figlia e sabato ci sarebbe tronato per il suo spettacolo. Avrebbe compiuto 81 anni a settembre.Dimitri sarà già in cielo ha portare anche lassù il suo sorriso. Io lo avrò ancora con me, infatti il mio studio è pieno di sue foto.

Qui un’intervista del 1998

qui un video per chi lo voglia conoscere


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