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Tu quoque Marco Travaglio

Nel suo blog, Giulio Sensi, attacca Marco Travaglio e il suo uso "spensierato” di termini relativi alla disabilità per clpire o insultare i propri interlocutori

di Redazione

“C’è chi viene qui solo per insultare (cari cerebrolesi, nessuno vi obbliga a leggermi)”. Mi sorprende leggere queste parole di Marco Travaglio in un articolo in cui si lamenta dei commenti ai suoi articoli (caro Marco, ti aspetti che in una bacheca pubblica non arrivino certe persone, o i loro troll, a scriverti?).

Mi sorprende perchè sono stufo di una retorica pubblica che usa le diversità, le marginalità, le disabilità (diversi e marginali poi da cosa? Disabili per cosa?) per colpire qualcuno. Stufo perché non si fa altro che rinfocolare e diffondere quella narrazione delle diversità che discrimina e ghettizza, che getta uno stigma di colpa su tante persone per le condizioni fisiche o psichiche che vivono (non ci sono veramente altre espressioni per aggettivare quei disturbatori caro Marco?).

E che crea le condizioni per farle sentire ingiustamente un peso per la società…

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