Solidarietà & Volontariato

Ius soli non è bontà

di Giulio Sensi

Oggi Beppe Grillo mette un nuovo bastone fra le ruote dello ius soli. Il post sta facendo già discutere, dividendo come al solito in due fazioni: quelli che danno dello xenofobo a Grillo e quelli che gli danno ragione. L’estensore del post afferma implicitamente che chi, da sinistra, vuole lo ius soli farebbe qualcosa a spese degli italiani. E che non sono chiare le condizioni che permetterebbero a chi nasce in Italia di diventare italiano. 

Come se ci fossero all’orizzonte schiere di madri disperate sui barconi che aspettano di arrivare sul suolo italico per partorire ed regalare ai bebé la cittadinanza italiana. C’è tanta confusione su questo tema, moltissima creata ad arte. Proviamo ad iniziare a sgombrare il campo, ma dobbiamo farlo insieme.

Mi ha colpito, leggendo il libro di Riccardo LunaCambiamo tutto!” la rivoluzione degli innovatori“, l’accento forte che l’autore pone sul rapporto fra innovazione -energia e e freschezza necessaria- e presenza di giovani provenienti da altri paesi. Il concetto è chiaro: in Italia crescerà la popolazione anziana più di quella giovanile.

Chiarendo, come è doveroso, che non tutti i giovani sono innovatori e non tutti gli “anzianotti” sono conservatori, Luna affronta il tema  immigrazione con raro pragmatismo: “una speranza -scrive- è rappresentata dagli immigrati. Che invece sono quasi tutti giovani. Che hanno lasciato quel poco che avevano per costruirsi una vita nuova. E hanno una voglia matta di futuro. Sono hungry e foolish come diceva Steve Jobs”.

“Perché gli immigrati -scrive ancora Luna- sono importanti per la nostra economia è stato spiegato in tanti libri e film: se oggi sparissero, con loro sparirebbero interi settori produttivi. Perché sono importanti per la nostra demografia lo ha dimostrato l’Istat con l’ultimo censimento: senza immigrati saremmo sotto la crescita zero, sempre di meno e sempre più anziani. Marginali”.

Ma perché gli immigrati possono essere determinanti per sostenere la causa dell’innovazione non lo ha ancora detto chiaramente nessuno in Italia”.

E Luna lo racconta, con storie che partono dalla culla dell’innovazione, la Silicon Valley, crogiuolo, prima ancora che di idee, di razze e culture diverse. Dal crogiuolo l’Italia ha solo da guadagnare. E la precarietà in termini di diritti di molti cittadini che si trovano nel nostro Paese è un ostacolo. Semplicemente.

Si dovrebbe affermare con più forza, e credendoci molto anche e soprattutto a sinistra, che lo ius soli e una legislazione ragionevole sugli immigrati non sono questioni di bontà o beneficenza. Sono un pezzetto del futuro del nostro Paese. La gente forse capirebbe e l’agenda del tema non verrebbe scippata da chi su questa battaglia di civiltà non ha alcuna voce in capitolo.


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