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L’impresa sociale? In Toscana nasce dal volontariato

di Giulio Sensi

Se mancava una ricerca per dimostrare una volta in più il flop degli effetti della legge sull’impresa sociale, e l’urgenza di riformarla, eccola che arriva dalla Toscana: la svolgono Luca Bagnoli e Simone Toccafondi dell’Università di Firenze in collaborazione con l’Osservatorio per l’Economia Civile della Camera di Commercio di Firenze e il Cesvot.

Non serve essere esperti per notare la scarsa diffusione dell’attore impresa sociale: per la mancanza di incentivi, per la mancanza di agevolazioni fiscali, anche a fronte di oneri importanti per la redazione dei bilanci sociali e non solo. Ma anche, in definitiva, per l’unico beneficio concreto che risulta dall’essere riconosciuti impresa sociale ex DLGS 155 del 2006: potersi fregiare dei fini sociali nella promozione della propria immagine.

La ricerca è stata condotta sull’esiguo universo, 439 unità,  di imprese sociali presenti nella sezione speciale dei registri nazionali, mettendole poi a confronto con le 29 Toscane e in particolare con le 15 dell’area Vasta economicamente più importante della Regione: Firenze, Prato e Pistoia.

Ne emerge una specificità toscana: mentre su base nazionale prevalgono le realtà a base mutualistica (cooperative e cooperative sociali), il dato regionale presenta una maggioranza di società a responsabilità limitata (60%). I ricercatori sono andati ad approfondire gli assetti proprietari: hanno trovato che l’autoimprenditorialità di persone fisiche che animano le imprese sociali in toscana sono da ricondurre prevalentemente alle organizzazioni di volontariato. Operano soprattutto nel campo della sanità, dell’assistenza sociale. Perché questi ambiti presentano sempre più esigenze di gestione imprenditoriale difficilmente risolvibili all’interno dei profili organizzativo-associativi di partenza.

Sono imprese solide, con una considerevole autonomia finanziaria, che tendono al pareggio economico. La ricerca verrà presentata domani, 14 febbraio, alle 15 in via Ricasoli 9 a Firenze presso la sede del Cesvot. Fra le varie unioni d’amore celebrate il giorno di S. Valentino, verrà analizzata quella fra volontariato e impresa sociale che per la Toscana è rilevante. E come potrà sopravvivere alle ristrutturazioni, corpose, che la legge sull’impresa sociale si spera possa avere a breve.


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