Formazione

Dialogo

di Giuseppe Chicco

Di cose semplici come il messaggio di un alunno finito nel Nord dell’Europa per curare una malattia congenita dopo essere transitato in una tua classe perché per un primo periodo le cure più adatte erano a Milano.
Di queste semplici parole appaganti si nutre, qualche volta, il tuo lavoro di insegnante:

– Salve prof , le racconto che sto per finire la terza in Svezia e dopo studierò turismo al liceo e scrivo poesie e canzoni ogni tanto e quando le scrivo mi sento libero. Scrivo in tre lingue diverse e mi piace. Va bene, sicuramente la starò disturbando.
Le mando un saluto. A presto, con affetto.

– Non mi disturbi! Mi premi con una breve sequenza di parole che mi fa sentire… libero! Un abbraccio, aggiornami sempre e soprattutto scrivi poesie! Il prof

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.