Famiglia & Minori

Di baffetti e di malinconia

di Paola Strocchio

Questa sera seduta qui accanto a me c’è la malinconia. La malinconia, sì. Perché questa sera mio figlio si è tagliato i baffetti per la prima volta. Il mio ex bambino, con la supervisione di suo padre, ha fatto zac. Non ho assistito alla prima rasatura ufficiale dell’adolescente del mio cuore, perché le gambe mi facevano “giacomo giacomo” e ho preferito fare quello che mi riesce meglio, prendere i cani e uscire a fare una passeggiata con loro. Non avevo paura di tagli o taglietti. Avevo paura di vederlo diventare ancora più grande.

Sono tornata dalla passeggiata, e i baffetti non c’erano più.

C’era lui, bello come non mai (sì, lo so, non è il caso che alziate gli occhi al cielo) che mi sorrideva soddisfatto.

Quel batuffolo morbido e coccolone di cui sono diventata mamma un ormai lontano giorno di febbraio e che ha reso la mia vita più bella (e tremendamente più faticosa) è diventato grande, mi sa. E forse è il caso che cominci a elaborare questo concetto.

Quest’estate ha imparato a caricare la lavastoviglie, a dividere i capi a seconda dei colori e a metterli in lavatrice, a cucinare i nuggets, a tritare la carne per i cani e a pulire il piano cottura a induzione. L’adolescente del mio cuore è lo stesso ragazzo che oggi, vedendomi carica come una bestia da soma, mi ha detto: “Mamma, dammi qui, porto io queste borse”. Lo stesso ragazzo che si offre per portare giù i cani al posto mio da quando l’ortopedico, soltanto qualche giorno fa, ha ufficializzato che dovrò essere operata alla mano per un problema al tendine.

Lo stesso ragazzo che domani mattina, quando alle 9 lo accompagnerò a scuola a Torino per il primo giorno di scuola, mi pietrificherà con lo sguardo quando sfodererò i miei occhi da Bambi e proverò a strappargli una foto davanti all’ingresso dell’Agnelli, la sua scuola. So già cosa mi dirà: “Mamma, non essere molesta!”. E allora abbasserò il finestrino e tornerò mesta al mio lavoro, sempre con la malinconia seduta qui accanto a me, consapevole di come il mio ex bambino debba tornare alla sua vita con i suoi amici, con i suoi compagni di scuola, con gli insegnanti e con tutto il suo mondo, da cui è stato fuori per tanti mesi.

Buona scuola, ex piccino mio. Vola più in alto che puoi!


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