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Famiglia & Minori

Donare un libro per far rinascere la speranza

di Simone Feder

Anche per Natale l’iniziativa dona un libro al bosco continua. Sempre più ci rendiamo conto di quanto sia importante e portatrice di speranza la nostra piccola libreria del bosco. Pochi giorni fa ho incontrato Alice e dopo averle raccontato quanto stavamo cercando di portare avanti con i libri, queste le sue riflessioni che mi ha inviato.

"In mezzo a questo via vai interminabile della vita di oggi le persone stanno dimenticando i loro sentimenti più profondi e sinceri. Non ci si guarda più negli occhi, non ci si ferma a guardare quasi mai. Tutto si muove intorno alle persone come un insieme superficiale di cose, come qualcosa di poco importante.

Ma vi assicuro che se si cambia la prospettiva il mondo circostante cambia completamente. Si riesce a capire il vero significato delle cose, l’immensità della vita, di ogni mondo dentro a un mondo, dentro un altro mondo ancora…

E così il valore delle cose e delle persone assume un altro aspetto, ci si rende conto di cos’è davvero la vita.

Leggere un libro mi ha sempre permesso di concentrarmi, fermarmi e calmarmi. Mi fa stare bene, mi piace la sensazione che mi fa provare.

Quando mi facevo, a volte, mi capitava di trovare libri in giro e li leggevo nei “momenti di stallo”. Qualsiasi fosse il genere mi dava la possibilità di concentrarmi su una cosa concreta, personale, tutta mia. Mi permetteva di immaginare una realtà diversa da quella che mi circondava. Inoltre era qualcosa che mi avrebbe tenuto compagnia anche nei momenti più difficili, nelle notti più fredde, perchè non avrei neanche potuto scambiarlo per acquistare droga, quel rischio non poteva esserci.

Una volta mi hanno regalato “i ragazzi dello zoo di Berlino” e l’ho letto non so quante volte, senza stancarmi mai, perché avevo davanti agli occhi le parole che raccontavano la mia vita in quel momento. Un controsenso? No, per me è stato d’aiuto anche quello.

Sapere dell’iniziativa “Dona un libro al bosco” mi fa rivivere quei momenti. Immagino come si sentono quei ragazzi che non sono più abituati a ricevere attenzioni, perché so che basta una piccola cosa per riempire il cuore di gioia a qualcuno che ha perso tutto. Anzi basta la bontà, la sincerità, la semplicità.

Mi immergo in loro e mi immagino come si sentono quando leggono una dedica tutta per loro. Parole ricche di significato e di affetto che arrivano dritte al cuore.

La vita di quei ragazzi è così buia e fredda, fatta di minacce, paura, violenza, solitudine. Così vuota che un libro copre molto più di quello che si riesce a immaginare. Così vuota, ingiustamente.

Penso anche a chi sta dall’altra parte, dalla parte dei volontari e… vorrei esserci anche io. Vorrei trovarmi in quell’ambiente così accogliente e sentirmi utile davvero. Vorrei sentire sulla mia pelle e vedere con i miei occhi quei momenti e quelle persone, sentire quello che provano quei giovani volontari che sono propensi a cambiare l’immagine dell’aiuto di oggi, perché non c’è cosa più vera e gratificante di un gesto di solidarietà e umiltà.

Vorrei ringraziare di cuore tutte le persone che hanno contribuito a questo progetto, che continuano a farlo e lo vorranno fare in futuro.

Mi permetto di dar voce a chi come me è finito nel bosco e ringrazio sinceramente tutte le persone che hanno fatto quel piccolo passo in più, al di fuori delle loro giornate.

Vi invito ad andare avanti e a crederci sempre, a ricordarvi che ne vale la pena, perché c’è in ballo il dono della vita e c’è la possibilità di aiutare a farla rinascere".

Una lettera piena d’amore e di parole di speranza da parte Alice, protagonista del libro Alice e le regole del bosco, edito da Mondadori. Una ragazza che per un po’ di tempo ha frequentato il boschetto di Rogoredo ma che ha trovato il coraggio di rialzarsi e di riprendere in mano la sua vita.


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