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Sanità & Ricerca

Trasporto pubblico

di Don Tullio Proserpio

Alcune considerazioni che lascio poi alle valutazioni di ciascuno. Utilizzo con una certa regolarità il trasporto pubblico, quasi sempre il bus, per andare verso l’ospedale Methodist e per far rientro presso l’abitazione in cui sono ospitato.

Devo riconoscere che il bus da me utilizzato solitamente, linea28, così come in generale l’intero trasporto pubblico, non è molto usufruito. Generalmente le persone che se ne avvalgono, appartengono al ceto basso. Sono anche dipendenti delle diverse strutture sanitarie che costituiscono il grandioso Texas Medical Center (lavorano circa 106 mila persone; il centro Medico più grande al mondo!), tuttavia persone che occupano i livelli più bassi. Anche gli homeless utilizzano il trasporto pubblico, ciononostante, la cosa mi ha particolarmente colpito, tutti pagano regolarmente il biglietto davanti all’autista, si sale solo dalla porta anteriore. Il prezzo del biglietto, per la cintura di Houston è di 1,25 Dollari. Molti utilizzano, come nel mio caso, la Q-Card, prepagata (comunque da ‘timbrare’ davanti all’autista), occorre avere l’importo preciso per il biglietto, diversamente non e’ possibile avere il resto.

L’autista, molte le donne e praticamente tutti di colore, è incaricato anche di aiutare le persone in carrozzina o deambulatore e facilita il loro accedere alla vettura. La sosta può richiedere anche diversi minuti senza che nessuno si lamenti o muova obiezioni. La mia impressione e’ che sia un servizio alquanto deficitario, considerando soprattutto l’importanza della città. Tuttavia anche qui come altrove, si scorgono semplici ma davvero edificanti esempi di vera umanità che lasciano ben sperare!

Si ha come l’impressione che la città non sia stata costruita per soddisfare il trasporto pubblico dei cittadini e di quanti abitano la città. Significativo, solo per fare un esempio: dalla casa dove sono ospitato al centro medico dove ‘lavoro’ (circa 3 miglia), in macchina occorrono 10 minuti o poco più; con il mezzo pubblico ce ne vogliono almeno 45 minuti, se si prendono due autobus (ovviamente se c’è coincidenza immediata); con una linea diretta ce ne vogliono almeno 50 minuti. Considerando i brevi tratti di strada che devo percorrere a piedi, in totale occorrono circa 60 minuti. La frequenza per questa linea: negli orari di punta circa ogni 20 minuti; nella restante parte della giornata, ogni 30 minuti. Orari di punta sono dalle sei alle nove del mattino e dalle tre alle sei del pomeriggio. Come siamo lontani rispetto alla frequenza e, in generale, al servizio pubblico di Milano!

Mi sembra che ben si possa comprendere come, per questa città, sia stata fatta la scelta del trasporto con auto propria (il costo della ‘benzina’ non ha confronti; se non sbaglio i conti – qui si usa ‘il gallone’ – siamo a circa 1/4 del costo in Italia). Da quel che ho potuto capire e’ recente la scelta di porre attenzione anche al trasporto pubblico.

Peraltro deve essere riconosciuto che pur essendo una città molto grande anche come estensione, è assai raro trovarsi coinvolti in una coda, cosi’ come la intendiamo noi. Ci sono moltissime strade che consento un flusso regolare del traffico. Ed è evidente che ci sia una maggior concentrazione di auto negli ‘orari di punta’. Ci sono molti parcheggi, Autosilo, anche se il costo per il parcheggio è tutt’altro che irrisorio, sino a 14 dollari al giorno.


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