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Media, Arte, Cultura

Quel Mickey Mouse miliardario e solidale

di Giuseppe Frangi

Damien Hirst insieme a Jeff Koons è l’artista più mediatico (e di conseguenza anche più “apprezzato”, nel senso del valore economico, di questi anni). È uno che non sai mai capire quanto sia geniale e quanto invece sia furbo: ma questo è una degli scotti che chiunque si occupi o segua l’arte contemporanea deve mettere in conto. Nella sua vita ha azzeccato colpi formidabili come la volta che aprì un ristorante a Londra ispirato ad una delle sue installazioni più famose, Pharmacie, mettendo poi all’asta tutti gli arredi. Il risultato fu stratosferico, ma si può ben dire che erano altri tempi… Oggi anche per il quasi 50enne Damien Hirst il vento è un po’ cambiato. Qualche tempo fa era incorso in una polemica circa la lunga serie di quadri fatti con dei semplici pallini colorati, che aveva esposto occupando tutte le sedi della galleria Gagosian (la più importante del mondo), da New York a Pechino, passando per Roma. Non si capiva più quali erano suoi e quali fossero copie. Ma Hirst è un tipo brillante che sa tirarsi fuori da ogni situazione. Così questa volta ha realizzato il migliore dei suoi Spot paintings (questo è il titolo di quella serie) per una non profit londinese, KidsCompany. I suoi pallini colorati anziché disporsi in sequenze monotone e astratte, questa volta vengono a comporre la sagoma di un Mickey Mouse: l’immagine è semplice ma bellissima, di una pulizia stilistica che lascia intuire quanto talento ci sia in questo artista.

La scelta della non profit non è casuale. Damien Hirst infatti ha tre figli, tutti avuti da una stessa donna e con i quali vive. Quindi dietro l’immagine di artista provovcatore e sempre sguli scudi, c’è anche il padre, molto libertino, ma pur sempre attento al destino delle sue creature.  Ecco perché ha voluto sostenere questa associazione che agisce nella sua Londra e che è stata fondata nel 1996 da Camila Batmanghelidjh, un businesswomen iraniana che da 40 anni vive a Londra. L’associazone segue ogni anno circa 36mila bambini a rischio in alcune zone specifiche di Londra e a Bristol, avendo sei centri propri e lavorando in 40 scuole. L’opera di Hirst sarà messa all’asta da Christie’s il 13 febbraio. «Mickey Mouse la felicità e la gioia di essere bambini», ha detto Hirst.  Gli ultimi passaggi all’asta dei suoi Spot paintings sono stati tutti poco sopra le quotazioni minime (che sono pur sempre stratosferiche, attorno al mezzo milione di dollari). Il Mickey Mouse, che misura quasi due metri di altezza, c’è da scomettere che sbancherà.


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