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Quelle camminate tenendosi per mano

di Noria Nalli

Camminare tenendo una delle mie bimbe per mano. Un’esperienza bellissima,  che per fortuna fa parte di tanti momenti della mia vita, Ora le mie cucciole sono cresciute, ma l’instabilità delle mie gambe non mi permetterebbe più di condurle per strada in quel dolcissimo modo. Non solo, utilizzare deambulatore o stampelle, non concede neanche la possibilità di camminare a braccetto, creando come una barriera a quel contatto fisico. Un po’ di rabbia sale, inutile negarlo, anche perché la maternità porta con sé il desiderio irrinunciabile di calore e vicinanza fisica con i propri figli. I bambini poi possono non accettare, l’intrusione di un ausilio  nel rapporto con la loro mamma. Ma noi donne sclerotiche sappiamo reagire a tutte queste difficoltà in modo creativo. Mi ricordo che avevo battezzato le mie stampelle con dei nomiglioli divertenti e la mia bambina a volte ci giocava. Durante le passeggiate stiamo più lontane di una volta, ma, facendo un maggior numero di soste, quando sono seduta sul deambulatore possiamo farci una bella chiacchierata, mangiare un gelato d’estate o farci una coccola. La passeggiata mano nella mano è solo un ricordo, ma le possibilità di stare vicine e scambiarci affetto non sono diminuite.

 

 


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