Sanità & Ricerca

Perché non parlate? Lo avete mai chiesto alle vostre gambe?

di Noria Nalli

Per moltissimi sclerotici, gli arti inferiori sono un vero cruccio. Io sono una rappresentante di questa categoria di afflitti dalla sm e dai problemi alle gambe. Quello che succede alle nostre colonne portanti è talmente imprevedibile da farci convincere, che vivano un’esistenza propria, staccata dal resto del nostro corpo, con un cervello e dei sentimenti propri.   

Vi piace cedere all’improvviso, irrigidirvi, non rispondere ai comandi oppure lasciarvi andare agli spasmi dolorosi. La situazione che mi inquieta di più è quella in cui le mie gambe decidono di farmi penare nel rialzarmi da sedie e divani. Ecco perché, devo ammetterlo, parafrasando la  reazione di Michelangelo, di fronte alla perfezione del suo Mosè,  mi è venuta più volte la tentazione di chiedere: perché non parlate? Fatevi capire. Permettetemi di vivere in maniera più equilibrata e non in vostra balia!  A voi è successo?  Ditemi di si, che vi è capitato e io non sono l’unica pazza, che sgrida le sue gambe! Poi, se per caso vi hanno anche risposto, avvisatemi! Non si sa mai che, il bombardamento di farmaci abbia fatto nascere a qualcuno nuove propaggini dotate di parola.  Le mie gambe rimangono indisciplinate e silenti. Vorrei spesso trattarle come fa Nanni Moretti in questa scena del film Bianca.


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