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Sanità & Ricerca

La cura miracolosa del compagno di liceo di Bono Vox

di Noria Nalli

 

“Andavamo tutti alla stessa scuola e proprio quando frequentavamo l’ultimo anno arrivò un tizio di nome Christopher Nolan. Quando è nato, rimase senza ossigeno per due ore. Ed è per questo motivo che è diventato paraplegico. Ma sua madre credette sin dall’inizio che Christopher fosse in grado di capire cosa succedesse intorno a lui e cominciò ad insegnargli qualcosa a casa. In seguito scoprirono una medicina che gli permetteva di muovere i muscoli del collo. Decisero allora di attaccargli sulla fronte un congegno a forma di unicorno e a poco a poco imparò così a battere a macchina. Col tempo uscirono fuori tutte le poesie che aveva come immagazzinato nella sua testa. In seguito le raccolse in un libro intitolato Dam-Burst of Dreams, che vinse tantissimi premi. Andò all’università e divenne un vero genio. Tutto ciò grazie all’amore di sua madre e alle scoperte in campo medico.”

Sono parole usate da Paul Hewson, in arte Bono Vox, leader degli U2 per spiegare il significato della canzone The miracle drug, inserita nell’album How to dismantle an atomic bomb.

Nel mio post di oggi avrei voluto fare una riflessione sulla diffusione di atteggiamenti complottisti nei confronti della medicina e di pseudo cure,portate avanti da dubbi personaggi, che hanno però un largo seguito, causando eventi drammatici,  come la morte della ragazza padovana, malata di leucemia, che aveva rifiutato la chemioterapia, con i suoi genitori. Non voglio dare visibilità al personaggio a cui si rifacevano i medici, contrari alle cure tradizionali, che l’avevano in cura in una clinica privata.

Preferisco riportare alla luce questa bella storia di amore, arte e successo della medicina. Chistopher è morto nel 2009 per un rigurgito di cibo nelle vie respiratorie, ma di lui ci restano le opere, tra cui l’autobiografia  L’occhio dell’orologio, di cui vedete l’immagine di copertina e la struggente canzone del suo amico Bono.


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