Sanità & Ricerca

Ha un nome da filastrocca e potrebbe curare la sclerosi

di Noria Nalli

 

Resolvina, chi potrebbe immaginare un nome più adatto per una cura? È una parola così bella ed ottimistica, da sembrare uscita da una delle Favole al telefono di Gianni Rodari. Per corredare il post, ho infatti scelto la copertina dell’edizione con le imagini curate da Bruno Munari, quella che avevo da bambina e che ritengo un vero capolavoro di inventiva e poesia, Le resolvine sono delle molecole in grado di spegnere i linfociti cattivi all base dei processi infiammatori cronici e uno studio condotto daLla Fondazione Santa Lucia Irccs con l’Università Campus Bio-Medico di Roma e la Harvard Medical School USA, in collaborazione con l’Università di Stoccolma, cofinanziato da AISM e la sua Fondazione, sta cercando di capire se possono curare anche la sm. Adesso la Noria bambina comincia a sognare. Ci pensate se le nostre medicine diventassero le pastiglie di resolvina? Magari verrebbero accettati anche dagli scettici contrari per definizione ad ogni tipo di cura chimica.

 


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA