Tasse sul gioco, emendamenti in corso

di Marco Dotti

Dei 3.350 emendamenti alla Legge di stabilità del 2014,  presentati alla Commissione Bilancio della Camera, molti sono già stati dichiarati inammissibili per estraneità alla materia, altri decadranno per diverse ragioni tecniche come la copertura finanziaria carente o inidonea. In Senato era successo di peggio, con una serie di importanti emendamenti “spariti” senza ragione, né giustificazione  (ne abbiamo scritto → qui).

Un fatto è comunque certo: molti degli emendamenti alla Legge di stabilità riguardano la spinosa questione dell’azzardo legale e della sua tassazione. A quanto pare, la volontà comune sembra indirizzarsi verso un abbassamento del payout per le Videolotteries (Vlt), abbassandolo di circa il 10% e allineandolo in tal modo a quello delle slot machine da bar. 

Il payout è la quota che, per legge, ogni gioco d’azzardo legalizzato deve redistribuire in forma di vincite ai giocatori che puntano i loro denari.

Bisogna però ricordare che le modalità di calcolo del payout per slot machine (new slot) e Vlt sono diverse: per le slot machine è del 75% e viene calcolato su 150.000 giocate, mentre per le Vltè viene calcolato su 5.000.000 di giocate. In particolare, per le Vlt, la normativa prevede la restituzione in vincita di una percentuale minima pari all’85% per ogni sistema di gioco e per ogni gioco sul medesimo installato.

Abbassando il payout che cosa succede? Aumenta la base imponibile e quindi la tassazione a carico del settore, ma si produce anche un danno nei confronti del consumatore che si vedrebbe – ex lege – abbassare le possibilità di ritorno in vincite.

Quello del payout, ricordiamolo, è un punto critico che avevamo già segnalato nel nostro blog → qui e tra gli emendamenti che stanno raccogliendo consenso in vista della votazione di domani, in queste ore, di particolare interesse sono quelli proposti da Luigi Bobba e Michele Anzaldi e quello che vede come primo firmatario Federico Ginato.  

Nell’emendamento di Ginato si chiede, oltre a una variazione del Preu, che per le Vlt la percentuale del payout sia fissata in misura non inferiore all’80%. 

Molto più decisa e incisiva, al contrario, e pienamente da appoggiare la proposta di Bobba e Anzaldi che puntava all’allineamento dei cosiddetti “aggi” (ovvero: la percentuale sulle somme riscosse per conto dello stato, dei comuni e delle province, che gli esattori comunali e i ricevitori provinciali delle imposte sono autorizzati a trattenere a compenso del loro servizio). 

 


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