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Laboriusa – il crowdfunding dal cuore siciliano

di Elisa Furnari

E’ pink, è accattivante e si chiama “Laboriusa” la prima piattaforma di crowdfunding tutta siciliana. Lanciata da poco più di un mese, Laboriusa.it è figlia di I press (I-pressnews.it), agenzia di stampa e comunicazione catanese che opera in tutta la Sicilia come “fucina di creatività” con progetti ben fatti e avvincenti.

L’idea di questo crowdfunding siciliano nasce da Assia La Rosa, anima di I press, che nel progetto sta mettendo passione e competenze creando non tanto una piattaforma tradizionale ma piuttosto “un contenitore hi tech – come anche lei l’ha definito – al servizio del territorio, uno spazio per seminare progetti e raccogliere partecipazione, condivisione e attenzione verso temi etici, solidali e culturali”.

Osservando “Laboriusa” e ascoltando i racconti di chi l’ha creata mi sono convinta che si tratta di un sogno e di un obbiettivo, del concretizzarsi di un progetto rivolto alla #gentelaboriusa; laboriusa in siciliano indica la gente che lavora ma il nome rimanda inequivocabilmente a “lab” come laboratorio di idee e “riusa”…come scopo delle donazioni.

Al suo lancio la piattaforma ha ospitato 6 progetti legati alla cultura – penso a quello del mecenate e presidente di Fiumara d’Arte Antonio Presti – all’integrazione come l’ IQ Home Restaurant, che vedrà in cucina i migranti residenti a Catania e molto altro. La buona novella è che il primo traguardo è stato già raggiunto, si tratta del progetto proposto dall’associazione “CULT Culture Possibili” che attraverso le donazioni ottenute su laboriusa.it potrà sostenere lo spettacolo teatrale La Ballata degli Elefanti, una produzione che con il vestito del teatro d’integrazione coinvolge alcuni  attori con Sindrome Down magari alle prime armi insieme a 2 attori professionisti.

Alcune info su laboriusa.it la piattaforma propone un format unconventional, non consentendo in questa prima fase l’inserimento dei progetti da parte degli utenti internettiani, ma lasciando allo staff quasi tutto femminile (ecco perché pink) il compito di operare come filtro “selezionando” i progetti da ospitare; si tratta di una piattaforma flexible e cioè se allo scadere del tempo la raccolta dovesse avere un risultato inferiore rispetto all’importo richiesto gli importi donati verranno comunque destinati al progetto (gli esperti mi perdoneranno per la spiegazione imprecisa e frettolosa).

Alcune considerazioni su laboriusa.itNon posso dare un giudizio tecnico – quello lo chiederei alla bravissima @ivanapais – e certamente molti aspetti sono da migliorare ma laboriusa.it ha indubbiamente il merito di entrare a gamba tesa in uno spazio – quello siciliano – dove in troppi casi il crowdfunding va spiegato, costringendo in qualche modo operatori del settore e non, a discuterne e familiarizzare con il tema.

La piattaforma racconta inoltre tante buone idee e bei progetti che alla Sicilia fanno bene, quindi merita almeno una visitina…e qualche donazione. Mi piacerebbe vedere in laboriusa.it progetti di tutta la Sicilia – ovviamente finanziati – e perché no, qualche idea di un giovane siciliano che grazie alle donazioni viaggia con e per questa Sicilia #laboriusa.


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