Solidarietà & Volontariato

L’Aquila, le palle di Natale e la casa di Vincenzo

di Andrea Cardoni

“Lo confesso: a Natale non ho mai fatto l’albero. Ma i Natali dopo il terremoto lo volevo fare per darmi un minimo di effetto casa di quella casa del progetto CASE che non è la mia. E quando sono andato e ho visto che, oltre a tante altre cose, mi hanno rubato persino le palle di Natale ho pensato: non ce la possiamo fare.

Tutti noi abbiamo lasciato qualcosa nelle nostre case perché alla prima scossa siamo dovuti scappare e poi tornavamo quando ancora il terreno ballava, ma chiaramente non mi sono portato dietro le palle di natale: non che mi servissero nel campo all’Acquasanta. E mentre io devo essere accompagnato per andare a casa mia, perché ci sono crolli, ponteggi e pericoli vari, qualcuno, indisturbato, ha brutalizzato casa mia. Capisco che non si può capire.

Quello che non capisco è perché ancora oggi la maggior parte delle persone pensa che noi, a L’Aquila, tutto sommato abbiamo risolto i problemi. Noi stiamo come stavamo allora, anzi stiamo peggio. Prima avevamo l’adrenalina, adesso monta la rabbia. Prima volevamo fare. Avevamo la forza per spianare le montagne. Eravamo tramortiti, eravamo umiliati, ma non ci siamo tirati indietro. È chiaro che non volevamo ricostruire una città con le carriole e con la pala, ma abbiamo riportato le persone dentro la città. Abbiamo dovuto forzare dei posti di blocco per rientrare in città. Abbiamo preso le manganellate.

Io mi vergogno pure a dirlo, ma io a tutt’oggi vivo in una casa che non è la mia, pago una casa quando prima ce l’avevo di proprietà, pago uno studio di un terzo delle dimensioni dove siamo messi come i polli in batteria per lavorare e non ho la prospettiva per capire se tra un anno,  due, tre anni potremo tornare a casa”.

A parlare è Vincenzo De Masi, 67 anni, architetto e dirigente dell’Aquila rugby. La sua storia l’ho raccolta nell’ambito del progetto “Questa è L’Aquila” realizzato con Anpas e Shoot4change ed è stata pubblicata su http://issuu.com/peacereporter/docs/eilmensileagosto/1. La foto è di Francesca “Scianghi” Conforti, il video girato con Andrea Ranalli, Maria Rosaria Sbiroli, Alessandra Fratoni e Paolo Quadrini.

Buon Natale a Vincenzo e a tutti voi che avete letto la sua storia.


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