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Da Parigi un’idea per il nuovo Governo?

di Davide Pesce

Lettera aperta al nuovo ministro dell'Interno.

Egregio ministro Luciana Lamorgese, lunedì 26 agosto è stata firmata da 18 importanti operatori immobiliari una carta per l'occupazione temporanea di edifici vuoti a Parigi.

Si rende legale l'occupazione temporanea di locali vuoti e dimenticati da parte della società civile e milioni di m² saranno quindi utilizzati per progetti di solidarietà, per ripensare e reinventare gli spazi abbandonati della città, per feste, alloggi di emergenza, eventi culturali, per condividere qualcosa insieme.

State tranquilli nemici dei centri sociali occupati… lo squat rimane illegale, l'occupazione temporanea di locali vuoti è ora consentita nella capitale francese a patto che sia controllata e che l'obiettivo sia realizzare progetti culturali, sociali e di aggregazione da dedicare ai bisogni della società civile.

Un "urbanismo transitorio" che a Parigi esiste da tanti anni, il più conosciuto, in pieno centro (nel I arrondissement) è 59 Rivoli, luogo simbolo dell'occupazione temporanea che ormai (r)esiste dal 1° novembre 1999.

Un esempio concreto (da copiare…) è Les Grands Voisins un progetto di solidarietà e cultura dal 2015 nell'ex ospedale Saint-Vincent-de-Paul nel nel XIV arrondissement. Oggi quasi 10.000 m² di spazio edificato e 3.500 m² di spazi esterni sono dedicati alla lotta contro l'esclusione e l'isolamento, a iniziative culturali, solidarietà e feste.

Un altro esempio di occupazione temporanea di successo è Les Petites Serres, un ex palazzo privato nel V arrondissement gestito dall'associazione Aurore, che lo ha trasformato in un "rifugio" per 12 persone e ne ha ricavato una cinquantina di locali che ospitano start-up, atelier di artisti e le sedi delle associazioni di quartiere.

La Caserne de Reuilly nel XII arrondissement invece è una ex caserma restaurata con 600 alloggi sociali e luoghi di iniziative culturali e di inserimento lavorativo.

La pianificazione urbana transitoria non è vantaggiosa solo per la società civile: anche i privati, nell'attesa di vendere un immobile, lo possono imprestare gratuitamente ad una associazione con un contratto che ne preveda la scadenza da rispettare da entrambi le parti. In questo modo il bene immobile non diventa fatiscente, non viene dimenticato e potrebbe trovare più facilmente un nuovo acquirente. Ma questa è fantascienza? No! Lo fanno da anni ad Amsterdam, ma di questo ne parliamo un'altra volta…

Grazie dell'attenzione ministro, sono così contento della sua nomina


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