Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Education & Scuola

New York, nell’East Village tre community garden da visitare

di Davide Pesce

Ci hanno vissuto Gershwin, Kerouac, Ginsberg, Burroughs, Warhol, Haring, Koons, Basquiat, Madonna e Ai Weiwei… e anche io due settimane l’anno scorso.
Per raggiungere il cuore dell’East Village vi consiglio di scendere alla stazione della metro di Astor Place e passeggiare lungo St. Marks Place che non è una piazza ma una via nota per i mosaici molti di quali trasferiti ad Astor Place.

In St. Marks Place al n° 36 angolo 2nd Avenue da Gem Spa provate l’egg cream alla newyorchese come i protagonisti della copertina del primo album dei New York Dolls; al n° 96/98 ecco il Physical Graffitea la sala da tè raffigurata nell’album Physical Graffiti dei Led Zeppelin l’album con Kashmir, canzone potentissima!

Se vi addentrate meglio nel quartiere ci sono tre Community Garden che vi potranno ospitare per un po di relax, per fare uno spuntino, per conoscere meglio qualche newyorkese:
Sixth Street and Avenue B Community Garden

La Plaza Cultural E 9th St & Avenue C

6BC Botanical Garden 630 E 6th St

I Community Garden del Lower East Side, sono parco, parco giochi, orto comunitario, rifugio della fauna selvatica, fattoria urbana, sito di compostaggio comunitario, luogo di esibizione, giardino botanico, ospitano mercatini artigianali, festival multiculturali, seminari, proiezioni e spettacoli da tutto il mondo.
Sono utilizzati anche da asili nido locali e propongono programmi di doposcuola.
Sono rinomati per i loro eccentrico design innovativo e valorizzati da volontari fortemente impegnati e attivi che li hanno trasformati da ex discariche paludose o parcheggi e salvati dalle speculazioni edilizie di questi ultimi anni. Verso la fine degli anni '70 e l'inizio degli anni '80 infatti, quando il quartiere era abitato da studenti, lavoratori a basso reddito e una popolazione latina in crescita, la crisi energetica causò l'abbandono di molti appartamenti che furono in gran parte occupati da tossicodipendenti.

Se non volete mangiare uno spuntino in un garden allora vi propongo tre ristoranti nelle vicinanze:

Veselka 144 2nd Ave, ristorante ucraino aperto 24 ore su 24

Casa Adela 66 Avenue C tra la E 4 e 5 street, ristorante portoricano

PDT Please Don't Tell 113 St. Marks Place, fast food e cocktail bar con entrata da una cabina telefonica


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA