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Sostenibilità sociale e ambientale

Decalogo dell’ambientalista “fai da te”

di Fulco Pratesi

Chi lavora nelle associazioni di conservazione  della natura si sente spesso domandare, dai nuovi soci che non si accontentano della tessera e della rivista del WWF Panda: “Cosa posso fare, io, per dare una mano ?”. In genere gli si risponde di frequentare la sede o l’Oasi più vicina, di iscriversi ai corsi per guardie volontarie, di reclutare nuovi soci, di fare attivismo.

Ma per chi volesse muoversi da battitore libero non  assoggettandosi a orari e  riunioni, manifestazioni e marce il consiglio che  posso dare è quello di  iscriversi, idealmente, alla Confraternita dei Rompiscatole Ecologici. E vi spiego cos’è, in armonia con il periodo natalizio che incombe..

In molti Paesi, in cui i cittadini  mostrano un comportamento civile di un livello superiore al nostro, il segreto sta in una parola magica: controllo sociale. Il che significa che se qualcuno si azzarda a parcheggiare l’auto in zona vietata, subito compare qualcun altro (quasi sempre una arzilla vecchietta) che lo redarguisce. Stesso trattamento da parte del pubblico è riservato a chi abbandona rifiuti, maltratta gli animali, fuma in luogo vietato, fa troppo rumore, costruisce abusivamente e via discorrendo. A differenza dell’Italia –  in cui il controllo sociale si esercita al contrario avvisando con i fari le macchine che vengono in senso opposto che dietro la curva c’è una pattuglia della Stradale, o aggredendo i poliziotti che  cercano di arrestare un mafioso – in quei paesi ogni cittadino si sente un po’ responsabile del bene comune e del rispetto delle leggi.  A volte anche si esagera; ma in complesso il meccanismo del controllo sociale funziona.

Un rompiscatole ecologico ha molti modi di esplicare la sua funzione di controllo sociale. Vediamo quali.

  1. Ci sono degli ambientalisti che scelgono la strada dei mezzi di comunicazione. Nel senso che, appena possono, inviano ai giornali lettere di denuncia e protesta, intervengono nelle trasmissioni radiofoniche aperte al pubblico, rispondono a indagini demoscopiche, sollecitano interrogazioni parlamentari, inviano SMS, fax, telegrammi, ed e-mail.
  2. Altri preferiscono l’attacco diretto: se vedono  ad esempio un cacciatore che vaga in un luogo  vietato lo affrontano  invitandolo ad andarsene; ammoniscono i gitanti che raccolgono fiori protetti, inveiscono contro motoscafisti e subacquei che infrangono le leggi, non danno strada ai motocrossisti che infestano i sentieri di montagna, redarguiscono chi accende fuochi in luoghi esposti agli incendi, criticano i saccheggiatori di lumache e bacche, fragole e funghi.
  3. Infine, i cirenei: quelle magnifiche persone che tornano a casa con sacchi pieni di spazzatura altrui; quelli che raccolgono uccellini feriti e cani abbandonati o tolgono dall’asfalto il cadavere di un gatto schiacciato, quelli che rialzano il cespuglio stroncato dal passaggio di un fuoristrada e quelli che mettono in opera mangiatoie e cassette nido, che espongono cartelli in difesa degli animali, che seminano ghiande senza che nessuno glielo chieda.
A tutti loro dedico un passo di J.L.Borges:

“Un uomo che coltiva il suo giardino, come voleva Voltaire. Chi è contento che sulla terra esista la musica. Chi accarezza un animale addormentato. Chi  preferisce che abbiano ragione gli altri. Chi giustifica o vuole giustificare un male che gli hanno fatto… Tali persone, che si’ignorano, stanno salvando il mondo.


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