Appuntamenti

“Un metro di libri”, promuovere la cultura come bene comune sulle orme di Cesare Zavattini

In occasione del suo cinquantenario, Culturmedia Legacoop lancia al Salone internazionale del libro di Torino il concorso “Un metro di libri” rivolto a giovani designer, architetti e creativi. Il primo di un ciclo di appuntamenti che nel 2025 attraverserà il Paese e riprendere l’appello lanciato dallo scrittore nel 1975

di Redazione

In occasione del cinquantenario dalla sua costituzione e in omaggio al suo primo presidente, il giornalista e scrittore Cesare Zavattini, Culturmedia Legacoop lancia al Salone internazionale del libro di Torino il concorso “Un metro di libri” rivolto a giovani designer, architetti e creativi. È il primo di un ciclo di appuntamenti che, nel corso del 2025, attraverserà l’Italia per promuovere la cultura come bene comune. L’obiettivo è di riprendere, con uno sguardo contemporaneo, l’appello lanciato da Zavattini nel lontano 1975, quando propose alle cooperative edilizie di destinare in ogni nuova abitazione almeno un metro di spazio da dedicare alla lettura e alla biblioteca familiare: un’intuizione semplice e visionaria, pensata per rendere la cultura davvero accessibile a tutti, fisicamente presente nella quotidianità domestica. Sarà inoltre l’occasione per riscoprire un’esperienza oggi quasi dimenticata, ma straordinariamente attuale: quella della Cooperativa Scrittori, fondata nel 1974, nata per sfuggire alle logiche commerciali delle grandi concentrazioni editoriali e proporre un catalogo innovativo, spesso anticipatore.

L’evento inaugurale, in collaborazione con Fondazione Mondadori, è in programma venerdì 16 maggio alle 10:30 nella Sala Bianca del Piazzale OvalPer un metro di libri. Cooperazione e cultura 1975-2025”, un momento di racconto collettivo e confronto sulle trasformazioni del mondo cooperativo in ambito culturale negli ultimi cinquant’anni, accompagnato dal lancio del contest nazionale per giovani talenti chiamati a immaginare soluzioni reali e simboliche per attualizzare oggi “il metro di libri” nei contesti di lettura individuale o collettiva, in spazi di comunità.

Numerosi gli ospiti, tra cui Giovanna Barni, Silvana Amato, Bruno Gambarotta, Luciano Lanna, Vincenzo Santoro, Paolo Verri e Rossana Zaccaria, con i saluti iniziali di Annalena Benini e la moderazione di Maria Teresa Carbone. Nello stesso giorno è prevista anche la maratona “Cooperare, 50 anni dopo, per il libro e la lettura”, un dialogo serrato tra i protagonisti dell’editoria indipendente, delle librerie di comunità e di nuove forme di lettura e “abitare culturale”, con gli interventi di Giovanna Barni, Chiara Faggiolani, Vincenzo Santoro e Paolo Verri.

Sabato 17 maggio, nell’ambito dell’incontro “Donne e teatro cooperativo, 1975-2025”, la presentazione del volume “Donne e impresa teatrale” (Editoriale Scientifica), dedicato all’apporto femminile nell’importante tradizione dello spettacolo cooperativo. Interverranno, tra le altre, Stefania Bruno, Loredana Stendardo, Giovanna Barni, Mariella Fabbris, Carlotta Pedrazzoli e Rosanna Romano.

Per il Salone Off, ai Piani Culturali di Domori in piazza San Carlo, l’appuntamento “Gli scrittori in cooperativa. Una storia degli anni ‘70 (e di oggi)”, un viaggio tra passato e futuro della scrittura condivisa, ispirato all’esperienza della storica Cooperativa Scrittori. Ne parlano Andrea Cortellessa e Bruno Gambarotta, moderati da Maria Teresa Carbone, in collaborazione con L’indice dei libri del mese.

«Un metro di libri non è solo uno slogan, ma un’idea concreta che mette insieme design urbano e rigenerazione culturale», racconta Giovanna Barni, presidente di Culturmedia Legacoop. «Immaginiamo spazi pubblici dove i libri non siano solo da leggere, ma diventino parte del paesaggio, una presenza viva che rappresenta il valore che diamo alla cultura nelle nostre comunità. È un progetto nato dalla cooperazione, ma che vuole andare oltre, unendo le generazioni. E, soprattutto, è un invito ai giovani: vogliamo che siano protagonisti, che portino energie e visioni per costruire un futuro in cui la cultura sia davvero un diritto per tutti, non un privilegio per pochi».

Il percorso prosegue per tutto l’anno in un viaggio reale e simbolico nell’Italia delle comunità cooperative, tra esperienze di prossimità, innovazione sociale, patrimoni e territori rigenerati, memoria storica e visione futura delle filiere culturali e creative. Ogni appuntamento affronterà tematiche centrali come la rigenerazione urbana e territoriale, il ruolo dei presidi culturali cooperative nelle e per le comunità, la valorizzazione di aree marginali e la democratizzazione dell’informazione.

A Campobasso, in collaborazione con Consigli regionali Unipol, l’incontro dedicato al libro come strumento di rigenerazione culturale, seguito da momenti di confronto in Sardegna sul tema delle diseguaglianze culturali e da un evento a Fabriano, città simbolo della cultura manifatturiera, per discutere del ruolo della cooperazione nella rigenerazione delle aree interne. A partire dall’autunno, tra Emilia-Romagna e Lombardia, nuove tappe dedicate a figure e temi chiave come Cesare Zavattini, il teatro cooperativo e l’informazione indipendente.

Credit: la foto d’apertura è di Pixabay su Pexels