Non profit

1,1 milioni raccolti da AGIRE

Le ong che lavorano nel Paese: situazione ancora catastrofica

di Redazione

Un milione 100mila euro. E’ quanto hanno raccolto ad oggi per il Pakistan AGIRE, network non profit per le emergenze e e le 5 ONG della sua rete che si sono attivate per rispondere alla grave emergenza del Paese asiatico.

Sono oltre 20 milioni le persone direttamente colpite dalle alluvioni che hanno flagellato i 78 distretti del Pakistan. 1,9 milioni le case distrutte, mentre  9.970 scuole risultano danneggiate e inagibili (dati OCHA – Ufficio delle Nazioni Unite  per il Coordinamento degli Interventi Umanitari). In KPK, Punjab, Sindh e Balochistan oltre 10 milioni di persone necessitano di assistenza alimentare, mentre aumentano vertiginosamente i casi di malaria (ad oggi se ne contano circa 165.000), diarrea, malattie respiratorie e cutanee.

 

Le organizzazioni ActionAid, CESVI, Intersos, Save the Children e VIS, continuano a prestare soccorso alle popolazioni colpite distribuendo acqua potabile, cibo, kit igienico-sanitari e altri generi di prima necessità, fornendo assistenza sanitaria e riabilitando strade. Il numero di persone raggiunte dai loro interventi supera ormai le
600.000 unità.
 
Non migliora, secondo le ong, la situazione in Pakistan. Mentre nel nord del paese il flusso di persone che tornano alle proprie abitazioni è in aumento, in alcuni distretti – in particolare a Dadu e Jamshoro, nel Sindh – le operazioni di soccorso sono ancora rallentate a causa dall’allagamento di vaste zone e l’acqua raggiunge ogni giorno nuove terre. La mancanza di  accesso a numerose aree e le discriminazioni etniche e di genere durante la distribuzione di beni di prima necessità continuano a essere problematiche in Sindh, Punjab e Balochistan, ma ciò non arresta l’opera di migliaia di operatori umanitari quotidianamente al lavoro per alleviare le sofferenze di milioni di persone.
 
Con il passare del tempo emerge più chiaramente l’impossibilità di ricostruire in tempi brevi le abitazioni  nelle zone dove il terreno rimarrà per mesi impregnato d’acqua ma contemporaneamente l’avvicinarsi della stagione invernale rende più urgente garantire alla popolazione ripari, coperte e vestiti caldi.  
Da oggi l’SMS solidale non è più attivo ma – visto il perdurare di una crisi umanitaria di dimensioni così ampie e preoccupanti – è possibile continuare a donare in favore delle popolazioni colpite attraverso il sito di Agire.

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