Non profit

1,5 milioni di donatori sfidano la crisi

Appuntamento il 27 e 28 aprile a Livorno per l'incontro nazionale delle organizzazioni del sostegno a distanza

di Redazione

 

In Italia sono circa 1,5 milioni le persone che fanno sostegno a distanza, per 500 milioni di euro di donazioni. Un’Italia in controtendenza, che si propone come importante pilastro della cooperazione internazionale: ne ha parlato Vincenzo Curatola, presidente del ForumSad Onlus, annunciando il XII Forum nazionale del sostengo a distanza, che si terrà a Livorno il 27 e 28 aprile durante la Festa dell’Europa e che quest’anno rifletterà sul tema della “Solidarietà efficace”.
“Il nostro è un percorso per mettere insieme le esperienze e fare passi avanti nelle azioni di solidarietà – ha spiegato Curatola -, ma anche un momento di raccordo con enti locali, media, la Commissione europea, il ministero del Lavoro perché non è sufficiente quello che possono fare il volontariato e le associazioni. Hanno bisogno di avere un supporto e condivisione. Molte volte abbiamo visto proprio il contrario. Si faceva il sostegno a distanza in Iraq e dall’altra parte si andava a bombardare quel paese”.
 
Per Marida Bolognesi, coordinatrice dell’Osservatorio sul Sad per l’Agenzia delle Onlus, “il fatto stesso che esista un’agenzia nazionale, assente nella maggior parte dei paesi, che si occupa di fare l’interfaccia tra governo e mondo del terzo settore, significa che in Italia c’è la necessità di avere un soggetto che possa promuovere e avere un ruolo di controllo e indirizzo. L’Italia ha una ricchezza incredibile. In ogni settore abbiamo una miriade di associazioni, di soggetti del volontariato e di coordinamenti stessi per sviluppare sinergie e progetti”.
Una pluralità di soggetti che, aggiunge Curatola, coordinati possono rendere sempre più efficaci gli interventi di solidarietà. “La crisi, soprattutto nel sud del mondo, e le esigenze sempre in aumento non ci consentono più di fare una solidarietà in cui se va bene la metà riesce ad andare a destinazione. Bisogna unire sforzi pubblici e privati per dare risposte se non al 100 al 90%. Risposte che siano soluzioni di sviluppo”.
 
Per Curatola, il sostegno a distanza, nonostante la parentesi della crisi, è in crescita. “La crisi è stato un momento di riflessione e di crescita dello stesso fare sostegno a distanza che non è più quello di venti anni fa. Non c’è più il sostegno a distanza uno a uno, sostenitore sostenuto, oggi ci sono i gruppi di sostenuti o gruppi di sostenitori. C’è una mentalità del sostegno che sta andando avanti e in Italia c’è ancora tanto da fare”.
I dati a disposizione sull’Italia, spiega Curatola, per ora sono soltanto stime, ma presto potrebbero arrivare dati più certi rispetto al sostegno a distanza. “L’Istat ha inserito nell’indagine che avvierà quest’anno due o tre domande sul sostegno a distanza – ha aggiunto -. In questo modo avremo dati più certi da qui ad un anno e mezzo”.
La due giorni di Livorno, infine, sarà affiancata anche da un “riconoscimento” a tutti i donatori. E non solo nella città toscana. “Abbiamo proposto agli enti locali, soprattutto ai comuni, di riconoscere il valore sociale, oltre che morale, delle azioni di sostegno a distanza – ha concluso Curatola –. La chiameremo ‘festa dei sostenitori’. Il comune di Livorno darà un riconoscimento ai suoi cittadini che fanno sostegno a distanza con un benefit che potrà essere uno sconto nei musei o altro. A Roma è previsto per il 28 maggio, a Livorno il 28 aprile e a Torino tra aprile e maggio”.

 

 

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.