Volontariato
1980-2004: Bologna ricorda
A 24 anni di distanza da quel due agosto
Tra i fischi che hanno accolto il Ministro Lunardi e le dichiarazioni di Marcello Pera e Pier Ferdinando Casini, rispettivamente presidenti del Senato e della Camara, oggi il corteo in ricordo della strage del 2 agosto 1980 a Bologna ha attraversato la città e richiamato l’attenzione di tutti, tranne che dei giornali.
A Bologna, la soddisfazione per l’approvazione della legge che riconosce un risarcimento alle famiglie delle vittime, si alterna alla rabbia: i due esecutori materiali della strage, infatti, i neofascisti Valerio Fioravanti e Francesca Mambro, sono liberi nonostante la condanna definitiva all?ergastolo. Sulla strage inoltre, come ha avuto a dichiarare Paolo Bolognesi, presidente dell?associazione dei familiari delle vittime, pesa ancora il segreto di Stato, cosa che non aggevola ovviamente la ricerca della verità.
Bagno di folla e prima partecipazione al corteo per Sergio Cofferati come sindaco della città emiliana, per il quale soprattutto è indecente che «la verità giudiziaria sia stata accompagnata da atti di clemenza incomprensibili verso gli esecutori materiali della strage. A questo punto ? ha detto l’ex sindacalista – serve anche un’altra verità: non solo gli esecutori, ma anche i mandanti escano dall’ombra e siano colpiti dalla giustizia».
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