Famiglia

2 giugno: in 9000 con bandiere a lutto

Una festa a meta', un 59/esimo compleanno con le bandiere a lutto e il pensiero a quelle quattro bare che rientreranno stanotte dall'Iraq. Presa in considerazione anche l'ipotesi di rinviare la par

di Redazione

Una festa a meta’, un 59/esimo compleanno con le bandiere a lutto e il pensiero a quelle quattro bare che rientreranno stanotte dall’Iraq. La morte del tenente colonnello Giuseppe Lima, del capitano Marco Briganti, del maresciallo capo Massimiliano Biondini e del maresciallo ordinario Marco Cirillo, i 4 militari dell’ aviazione dell’ Esercito precipitati ieri notte con un elicottero a pochi chilometri da Nassiriya, ha segnato la parata militare in programma domani ai Fori Imperiali per salutare l’anniversario della nascita della Repubblica.

A tal punto che, qualcuno tra i vertici istituzionali e le alte sfere militari, aveva anche avanzato l’ipotesi di sospenderla. L’idea e’ poi rientrata e si e’, invece, deciso di far sfilare la bandiera dell’Esercito e quelle del 7/o reggimento Vega di Rimini e del reggimento Antares di Viterbo (a cui i 4 elicotteristi appartenevano) abbrunate, cioe’ con due nastri di velo nero a cravatta.

Un modo, forse, per rendere omaggio ai quattro militari morti. Lo stesso presidente Ciampi, nel messaggio che ha rivolto oggi agli italiani, lo ha sottolineato. ”In questo momento ci sentiamo piu’ che mai uniti nel dolore per la perdita dei quattro militati italiani. Ci sentiamo tutti vicini ai familiari nel loro lutto” ha detto, ribadendo poi che ”domani ci stringeremo attorno alle nostre forze armate, rinate nella guerra di Liberazione e oggi impegnate in missioni di pace nel mondo”.

Proprio la guerra per la liberazione dell’Italia e’ il tema scelto quest’anno, con l’intento di rendere onore a quei militari ”resistenti” che non aderirono alla repubblica di Salo’ e, invece, parteciparono con gli Alleati alla Liberazione dell’Italia dai tedeschi.

Un tema ‘difficile’ ma che, comunque, ha un significato chiaro: la volonta’ di ribadire la partecipazione delle forze armate, in un momento tanto delicato come fu quello seguente l’armistizio dell’ 8 settembre del ’43, al processo che porto’ poi alla nascita della Repubblica. Imponente lo schieramento che domani a partire dalle 10 sfilera’ lungo via dei Fori Imperiali davanti al presidente Ciampi, al premier Berlusconi e alle piu’ alte cariche dello Stato: quasi novemila militari – 886 ufficiali, 1.359 sottoufficiali e 6.469 militari di truppa (tra cui per la prima volta i volontari in ferma prefissata ad un anno, figura introdotta con la sospensione della leva) – 533 civili, 365 animali. E ancora, 212 bandiere, 56 medaglie, 141 moto, 148 mezzi leggeri, 4 autocarri, 90 mezzi speciali, 71 velivoli. La parata, aperta come da tradizione dalla banda dei carabinieri, sara’ divisa in quattro settori: il primo e’ dedicato alle scuole di formazione, il secondo alla guerra di Liberazione e alla nuove tecnologie, il terzo alle missioni in atto nel mondo e il quarto ai corpi civili.

E’ in quest’ultimo che saranno inquadrati tutti quegli uomini e donne che, seppur non vestendo una delle 4 divise delle forze armate, sono in prima linea ogni giorno per affrontare e risolvere le emergenze: poliziotti, vigili del fuoco, Croce rossa, assieme a tutte le componenti del sistema della Protezione Civile. Anche in questo settore ci saranno due novita’. La presenza del personale della protezione Civile che ha partecipato alle missioni internazionali (l’intervento in Ossezia del Nord dopo l’attacco terroristico alla scuola di Beslan in cui morirono centinaia di bambini e quello in Sri Lanka subito dopo lo tsunami del 26 dicembre scorso) e della polizia provinciale.

”Domani e’ la festa degli italiani, il nostro compleanno comune – ha voluto ribadire ancora una volta oggi il presidente Ciampi per sottolineare l’importanza della giornata – trascorriamola in serenita’ con gli amici, con la famiglia. Anche questo ci aiutera’ ad operare per il bene della nostra patria”.

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