Non profit

2007, un boom per la formazione

Un'analisi dei dati più significativi che emergono dal Report dei Csv lombardi

di Redazione

L’anno 2007 ha visto in Lombardia la ripresa piena delle attività da parte dei Centri di servizio per il volontariato (Csv) dopo un biennio di forte riduzione delle risorse messe a disposizione. Insieme alle fondazioni di origine bancaria è stato infatti trovato un accordo che ha consentito di riequilibrare i fondi disponibili per i centri lombardi mettendo a disposizione oltre 10 milioni di euro.
Ciò è stato quanto mai opportuno se si pensa che la Lombardia è la regione con il maggior numero di organizzazioni di volontariato (odv) iscritte ai registri. L’anno 2007 ha visto un’ulteriore crescita del loro numero che al 31 dicembre era di 4.224 suddivise nelle 11 sezioni provinciali e in quella regionale. A loro volta i Centri di servizio per il volontariato in Lombardia sono giuridicamente associazioni di associazioni costituite in larga parte da organizzazioni di volontariato. Negli anni la base associativa dei Csv è andata progressivamente crescendo fino a giungere a 848 aderenti. I Centri di servizio sono organizzazioni costitute dal volontariato per il volontariato. Questi enti si sono trovati nel corso di dieci anni a dover sviluppare delle nuove professionalità rese necessarie dall’evoluzione del terzo settore nel nostro Paese e dalle richieste sempre più esigenti da parte delle associazioni. A fronte di ciò l’investimento sul personale è stato quindi una scelta strategica che ha visto crescere all’interno dei centri figure professionali nuove, motivate ed esperte che hanno saputo accompagnare i fenomeni evolutivi sopra accennati. Dal 2006 al 2007, risolte le difficoltà finanziarie, il personale ha visto una crescita complessiva da 106 a 133 tra dipendenti e collaboratori e la parallela diminuzione dei rapporti con professionisti o con società specializzate da 35 a 26.

Le attività dei Csv nel 2007
I dati sugli utenti che, a qualsiasi titolo, hanno avuto accesso ai Csv e ai loro servizi è complessivamente in calo (da 30.320 a 24.593) ma si tratta pur sempre di una descrizione molto approssimativa se si vuole valutare la reale portata dell’azione svolta. Infatti la diminuzione più significativa è quella degli utenti singoli che include i partecipanti a manifestazioni ed eventi, elementi non certo tra i più qualificanti. Significativo è invece che nell’orientamento al volontariato (+ 2.072) e nella partecipazione ai corsi formazione (+ 2.143) il dato dei singoli sia in crescita.
Inoltre va sottolineato che accanto alla diminuzione del numero complessivo degli utenti troviamo la crescita delle prestazioni. I servizi resi nel corso del 2007 sono infatti complessivamente in aumento di oltre tremila unità (da 27.743 a 31.076) con una crescita del 12% sull’anno precedente. La crescita più significativa, addirittura un raddoppio, la si è avuta nel settore della formazione. Aumentate di un terzo le prestazioni fornite nel settore della documentazione che comprende anche la tenuta di banche dati, l’informazione e la comunicazione. Più 15% anche per il settore della promozione del volontariato. Leggera flessione invece per il settore tradizionale, quello della consulenza che si è sviluppato per primo e che ha probabilmente raggiunto la sua dimensione fisiologica, come si è avuto modo di mostrare già negli anni precedenti.

Scuola volontariato
Volendo analizzare più nel dettaglio alcune delle attività svolte dai Csv lombardi, è interessante cogliere la portata dei risultati conseguiti nell’ambito degli Sportelli Scuola-Volontariato costituiti in sinergia con gli Uffici scolastici regionale e provinciali, nonché con l’apporto di un discreto numero di scuole pubbliche o private. Alle iniziative degli sportelli partecipano direttamente le organizzazioni di volontariato che si rendono disponibili anche ad accogliere gli studenti per dei tirocinî presso le proprie strutture.
Il numero degli utenti che si sono presentati agli sportelli dei Csv per ottenere prestazioni consulenziali sono rimasti sostanzialmente stabili con qualche differenza tra le varie categorie. C’è infatti una piccola diminuzione delle categorie che sono state maggiormente servite negli anni scorsi, quali le organizzazioni di volontariato iscritte ai registri e le associazioni, mentre si verifica un leggero aumento di nuovi soggetti, quali le odv non iscritte, i gruppi informali (ovvero le organizzazioni costituende) e gli altri soggetti senza scopo di lucro. Da notare comunque che le odv iscritte che si sono rivolte ai centri per delle consulenze sono circa la metà del totale di quante sono ricomprese nei registri del volontariato. Inoltre si rivolgono ai Csv anche soggetti che esulano dalle previsioni della legge sul volontariato sia grazie alle convenzioni, che in alcune province consentono ai centri di estendere i servizi anche alle associazioni di cui alla ex lr 28/96, sia dietro corrispettivo.

Consulenza e formazione
Rispetto alle varie aree tematiche della consulenza troviamo che la ripartizione delle prestazioni effettuate registra la crescita rispetto alle tematiche fiscali, giuridiche e dei finanziamenti, mentre appare in diminuzione sul versante delle problematiche amministrative e gestionale nonché la progettazione a causa dell’introduzione dei bandi regionali biennali relativi alla lr 22/93 e 28/96 che sono pubblicati solo negli anni pari. Altro settore consolidato come la consulenza è quello della formazione. La comparazione sui nove anni di attività dei centri mostra una continua e pressoché costante crescita dei diversi parametri, pur con il calo del biennio 2005/06. I corsi sono arrivati a quota 401 coinvolgendo 9.201 persone. Le ore di allievo totale – un parametro che dà la cifra della quantità complessiva delle ore di formazione che sono state fruite – supera quota 200mila arrivando a 215.456.
I Csv nel corso degli anni hanno maturato sempre più la capacità di fare informazione, non solo con riferimento alle iniziative gestite direttamente ma mettendosi anche a disposizione del mondo del volontariato che spesso è in difficoltà a comunicare efficacemente le proprie iniziative. Questo si concretizza mediante la stesura di comunicati o la gestione di conferenze stampa, nonché tramite la capacità di essere punto di contatto con i media locali. Ormai tutti i Csv lombardi hanno un proprio sito internet e in qualche caso anche più di uno. Si tratta di strumenti di facile accesso che consentono a chiunque, da casa o dall’associazione, di essere aggiornato in tempo reale su tutto quanto può essere di interesse per il volontariato e il terzo settore. Il dato complessivo dei siti dei centri lombardi nel 2007 è di 1.847.778 accessi, con un incremento oltre tre volte rispetto all’anno precedente.
Da sempre poi i Csv hanno inteso censire la complessa realtà del volontariato esistente nelle loro province nonché, per ragioni di contiguità e qualche volta di oggettiva impossibilità di definizione specifica, quella dell’associazionismo. Tramite queste banche dati è stato possibile far emergere le realtà più piccole, meno strutturate, non iscritte ai registri e che altrimenti rischierebbero di non apparire in alcun modo. Dopo anni di autonoma raccolta di questi dati, nel corso del 2007 il Coordinamento regionale dei Csv ha deciso di pervenire ad un’omogenizzazione dei criteri di raccolta dei dati.

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