Non profit

2011, anno del volontariato

L'eurodeputato Marco Scurria (Pdl): le associazioni tornino a progettare il futuro

di Redazione

Sul sito, che è poi il suo nome e cognome, l’eurodeputato Pdl Marco Scurria ha mantenuto la professione di un tempo: «operatore del terzo settore» (è stato, fra l’altro, presidente del Modavi – Movimento delle associazioni di volontariato italiano). Una scelta non casuale, va da sé. Così come non è casuale che sia stato proprio lui il relatore del dossier che ha portato la Commissione europea a decidere che il 2011 sarà l’Anno del volontariato. «Un bel risultato: mi ha permesso di mantenere fede al mio percorso. Siamo riusciti a far sì che la Commissione e la Presidenza svedese recepissero le nostre istanze», commenta.
Vita: Come lo immagina questo 2011?
Marco Scurria: Non sarà il solito anno celebrativo, fatto di chiacchiere e convegni. Cercheremo di mettere l’accento sulle esperienze delle associazioni e quindi sulle progettualità concrete. Non solo: il 2011 offrirà, spero, l’occasione per una armonizzazione legislativa del volontariato a livello europeo. C’è un panorama molto variegato, del resto. Si va da Paesi come l’Italia, dove c’è una grande ricchezza di tipologie associative, a nazioni che se va bene hanno in Costituzione qualche vaghissimo riferimento al concetto di solidarietà.
Vita: Saranno disponibili delle risorse?
Scurria: Il budget iniziale era di 6 milioni di euro. Che alla fine dovrebbe crescere fino a 10 milioni. Comunque le risorse in più saranno destinate a esperienze pratiche nei vari Stati membri. Dunque a far conoscere il valore e l’identità del volontariato. Senza contare che istituzionalmente il 2010 sarà l’anno preparatorio: ci sono 3 milioni di euro per cominciare a organizzare gli eventi e il programma del 2011.
Vita: Che consigli darebbe alle associazioni?
Scurria: Il consiglio migliore che possiamo darci – mi considero ancora di questa parte – è uscire allo scoperto. Non dobbiamo chiuderci in questioni autoreferenziali, ma al contrario, visto anche il momento che stiamo attraversando, possiamo provare a sperimentarci attraverso nuovi strumenti. Le esigenze sono cambiate rispetto al passato, è cresciuta la difficoltà di avvicinare i più giovani. Dunque mi sembra che il volontariato dovrebbe concentrarsi sulla società che cambia e che chiede nuove tipologie di azione, soluzioni innovative per i nuovi bisogni.
Vita: Un richiamo alle origini, in un certo senso?
Scurria: I movimenti che vincono sono quelli che rimangono fedeli alla loro identità ma sanno stare al passo con i tempi, stando attenti ai cambiamenti della società.

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