Famiglia
400milioni di bambini senz’acqua
Alla vigilia della Giornata mondiale dellacqua, Unicef lanciano un appello urgente
di Redazione
Mentre leader politici di tutto il mondo si riuniscono per discutere le soluzioni all?emergenza idrica globale, un Forum parallelo di bambini ha lanciato un appello per un aiuto urgente ai 400 milioni di loro coetanei che, privi d?acqua potabile, lottano per la sopravvivenza. L?appello è stato consegnato ai ministri rappresentanti i vari governi dai ragazzi partecipanti al Forum mondiale dei bambini per l?acqua, in chiusura del 4° Forum mondiale dell?acqua a Città del Messico.
Oltre 100 bambini provenienti dai paesi più poveri del mondo e dalle nazioni industrializzate hanno partecipato al Forum per l?acqua: un?opportunità unica per dar voce alle loro opinioni.
?Le malattie legate al consumo d?acqua contaminata uccidono un bambino ogni quindici secondi e sono all?origine in tutto il mondo di molte altre malattie e della malnutrizione?, ha dichiarato da New York il Direttore Generale dell?UNICEF Ann M. Veneman: ?Occorrono soluzioni alla crisi idrica mondiale che assicurino la sopravvivenza dei bambini, permettendo loro di crescere, apprendere e vivere con dignità?.
Il Forum mondiale dei bambini è stato organizzato dall?UNICEF, dall?Istituto messicano di tecnologia, dal Forum giapponese per l?acqua e dal Progetto Wet, un?organizzazione statunitense che si occupa di problemi idrici. Molti dei giovani partecipanti al Forum hanno superato ostacoli enormi per migliorare le condizioni idriche e igieniche nelle loro comunità, in cui l?acqua potabile rappresenta un lusso inestimabile.
?Dove vivo io molti bambini non vanno a scuola per le malattie prese bevendo l?acqua o dalle loro mani sporche?, racconta Dolly Akhter, un?educatrice sanitaria di 16 anni proveniente da uno slum del Bangladesh. ?Noi siamo qui per ricordare ai leader politici che devono agire per proteggere la nostra salute e la nostra istruzione. Si tratta di un nostro diritto e di una loro responsabilità?.
I bambini pagano il prezzo più alto per un mondo in cui mancano le condizioni igieniche di base, dove 1 miliardo di persone lotta per la sopravvivenza perché privo d?acqua potabile e nel quale, incredibilmente, una persona su tre non dispone nemmeno di un semplice gabinetto. La diarrea fa ammalare più bambini sotto i cinque anni di qualsiasi altra malattia, uccidendo ogni giorno 4.500 bambini (la seconda causa singola di mortalità infantile).
Bisogni sociali fondamentali come l?istruzione sono intimamente legati all?acqua potabile e all?igiene: le malattie causate dall?acqua diminuiscono le energie dei bambini e la loro capacità di apprendimento. Ogni giorno, un gran numero di bambini di paesi in via di sviluppo non frequenta la scuola a causa di malattie come la diarrea e i parassiti intestinali. La mancanza nelle scuole di servizi igienici decenti e separati per maschi e femmine fa sì che molte bambine trovino impossibile frequentarle.
Un bambino che cresce in tali condizioni ha poche possibilità di sfuggire alla povertà, ha affermato Ann M. Veneman. Morte e malattie sottraggono costantemente potenziale umano alle comunità più povere e il sottosviluppo cronico ne è il risultato inevitabile. Si stima che ogni anno, in tutto il mondo, i giorni di assenza lavorativa o scolastica si traducano in una perdita di produttività pari a circa 63.000 miliardi di dollari.
L?UNICEF sta patrocinando l?intervento di giovani provenienti dall?Africa, dall?Asia, dall?Europa e dall?America Latina in modo che possano portare le loro storie di impegno personale contro la mancanza d?acqua e servizi igienici nel Forum mondiale dei bambini. Storie come quella del programma d?educazione sanitaria di Dolly Akhter in uno slum del Bangladesh, dove insegna agli scolari della sua comunità come mantenere pulite le loro mani e abitazioni; o come la storia di Ojulo Okello, di soli 11 anni, che si impegna in Etiopia per portare bagni e acqua potabile nella sua scuola. A questi bambini e ad altri 13.000 è stato chiesto di condividere le loro esperienze sul sito web interattivo dell?UNICEF Voices of Youth.
Regioni diverse, diversi problemi legati all?acqua
Le storie dei bambini riflettono l?ampia gamma di problemi che la mancanza d?acqua provoca nelle loro regioni native.
Nell?Africa sub-sahariana decenni di conflitti, una cattiva gestione della terra e gli effetti recenti della terribile siccità nella parte meridionale del continente hanno lasciato molti bambini in una disperata condizione di penuria idrica. Oltre il 42% della popolazione non ha accesso all?acqua potabile e solo il 36% dispone di un gabinetto. L?Africa sub-sahariana è la sola regione che registra un ritardo nel conseguimento degli obiettivi di sviluppo del millennio per l?accesso all?acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari.
In Asia meridionale e orientale i servizi igienico-sanitari sono il problema principale. Oltre la metà della popolazione priva di servizi igienici vive in Cina e in India ? in totale 1,5 miliardi di persone – determinando un ambiente inquinato da rifiuti organici. Un?altra grande e crescente minaccia per i bambini della regione è rappresentata dalla qualità dell?acqua. Pericolose sostanze contaminanti le falde acquifere, come l?arsenico e il fluoro, mettono a serio rischio la salute di 50 milioni di persone.
In Europa centrale e orientale le riserve idriche stanno diminuendo come conseguenza dei cambiamenti ambientali, e i sistemi idrici nazionali incontrano grandi difficoltà nel far fronte alla situazione. Inoltre, i gravi squilibri nell?accesso all?acqua e la mancanza di una cooperazione regionale per la gestione delle risorse idriche esistenti stanno lasciando i bambini più poveri esclusi dai servizi più elementari.
In America latina sussistono enormi disuguaglianze nei servizi idrici e igienico-sanitari sia all?interno che tra i vari Paesi. I bambini delle zone rurali vivono una situazione peggiore rispetto a quelli delle città, e in tutta la regione povertà ed esclusione sociale fanno sì che gruppi indigeni e minoranze si vedano ampiamente negato il diritto a tali servizi.
Il Direttore Generale dell?UNICEF Ann M. Veneman ha dichiarato che la Giornata mondiale dell?acqua, che si tiene domani, 22 marzo, costituisce una possibilità per misurare i progressi compiuti verso l?impegno globale di dimezzare entro il 2015 la percentuale di persone senza acqua potabile e servizi sanitari di base, il settimo Obiettivo di sviluppo del millennio. Mantenere questa promessa significa porre i bambini al centro della pianificazione e delle politiche nazionali per l?acqua, producendo un generale miglioramento nei tassi nazionali di salute e istruzione.
L?UNICEF e l?acqua: dal 1960, l?UNICEF provvede sul campo alla fornitura d?acqua potabile, servizi igienico-sanitari ed educazione sanitaria per i bambini di 90 paesi in Africa, Asia e America latina, aiutandoli a sopravvivere e a crescere. Provvedendo alla trivellazione di pozzi dotati di pompe a trazione manuale ad Haiti, costruendo bagni scolastici separati per le bambine dell?Etiopia, migliorando la qualità dell?acqua in India, o distribuendo mediante autobotti scorte idriche d?emergenza nelle zone disastrate del Pakistan e dell?Indonesia, l?UNICEF è in prima linea per garantire tali indispensabili servizi ai bambini e alle loro famiglie. L?UNICEF è il principale fornitore al mondo di sali per la terapia di reidratazione orale: una semplice combinazione di sali e zuccheri di dimostrata efficacia nel ridurre le morti da diarrea. Non appena si verifica un?emergenza, l?UNICEF coordina le campagne delle Nazioni Unite per proteggere i bambini dalle malattie trasmesse dall?acqua.
Per maggiori informazioni:
www.unicef.it