Fisco

5 per mille, 18 milioni di firme: è record

Non sono ancora disponibili dati ufficiali, ma certamente con 714mila firme in più rispetto all’edizione precedente è cresciuto anche lo sforamento del tetto, rispetto ai 28 milioni del 2023. Secondo un primo calcolo, potremmo essere arrivati a 50 milioni di euro di risorse extra-tetto, che lo Stato trattiene a scapito delle scelte dei cittadini

di Sara De Carli

Il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti durante la conferenza stampa dopo il Consiglio dei Ministri tenutosi a Palazzo Chigi a Roma, Mercoledì 09 Aprile 2025 (foto Mauro Scrobogna / LaPresse) Minister of economy Giancarlo Giorgetti during the press conference after the Council of Ministers held at Palazzo Chigi in Rome, in Rome, Wednesday April 09 2025 (foto Mauro Scrobogna / LaPresse) 

Lo dicevamo nelle settimane difficili di discussione della Legge di Bilancio 2025: gli italiani il 5 per mille senza dubbio lo amano, la politica forse un po’ meno.

L’Agenzia delle Entrate – in netto anticipo sui tempi a cui ci aveva abituati – ha pubblicato in data 26 maggio gli elenchi dei beneficiari del 5 per mille 2024: si tratta di oltre 91mila soggetti ammessi al contributo, divisi nei sette elenchi, che in base alle preferenze espresse dai cittadini riceveranno quasi 523 milioni di euro. La differenza rispetto ai 525 milioni disponibili è stata destinata dagli italiani a enti esclusi. A mettere la firma per destinare il 5 per mille della loro Irpef sono stati quasi 18 milioni di italiani (per l’esattezza 17.964.126), in crescita ancora del 4,2% rispetto all’anno precedente.

Crescono le firme, ma – ohibò – l’importo resta pressoché lo stesso:  522.929.363,93 euro contro i 522.191.297,31 euro dell’edizione precedente. Colpa del tetto, che limita le risorse erogabili a 525 milioni di euro, già sforate l’anno scorso di circa 28 milioni di euro.

Con 714.144 firme in più, il delta sarà con tutta evidenza ancora maggiore: con un conto spannometrico, assumendo che la crescita delle firme e la crescita dell’importo destinato possano andare più o meno di pari passo, partendo dal dato di 552.968.401 euro effettivamente destinati dai contribuenti con il 5 per mille 2023, possiamo stimare che con la nuova edizione il 5 per mille dovrebbe valere circa 574 milioni di euro. Significa 49 milioni di euro in più rispetto ai 525 milioni del tetto: si può parlare quindi di 50 milioni di euro in più rispetto alla cifra – 523 milioni – che verrà effettivamente erogata agli enti beneficiari.

Uno studio diffuso nei mesi scorsi stimava prudenzialmente un importo per il 5 per mille 2024 pari a 570 milioni di euro, con una crescita del 3% rispetto all’anno prima. Si tratta di dati che tuttavia non hanno convinto il Governo, nella scorsa Legge di Bilancio, a togliere il tetto al 5 per mille per rispettare il patto stretto con i contribuenti o quantomeno ad alzarlo per far sì che tutte le scelte dei contribuenti andassero a buon fine.

I dati 2024

L’elenco degli ammessi conta in totale 91.012 enti, contro gli 80.838 dell’anno scorso: 68.452 sono nell’elenco degli Enti del Terzo Settore e Onlus, 13.825 in quello delle Associazioni sportive dilettantistiche, 467 sono gli enti impegnati nella ricerca scientifica e 107 quelli nella ricerca sanitaria. Gli enti dei beni culturali e paesaggistici ammessi sono 228 e gli Enti gestori delle aree protette 24. Tra i beneficiari anche 7.909 Comuni. L’anno scorso furono destinate risorse per 522.191.297,31 euro,  mentre quest’anno la somma delle cifre che andranno agli ammessi dei sette elenchi 522.929.363,93 euro.

Al solito, sommando le risorse destinate agli ammessi e quelle andate agli esclusi e quindi accantonate per eventuali ricorsi (pari a 2.070.636,08 euro), si arriva tondi tondi a 525 milioni di euro, cosa che fa ovviamente capire che anche in questa edizione l’importo destinato dagli italiani supera il tetto dei 525 milioni previsto a copertura della misura.

Crescono ancora le firme

Gli italiani che nella dichiarazione dei redditi 2024 hanno messo la firma per il 5 per mille sono 17.964.126, ancora in crescita rispetto alle 17.249.982 del 2023: quell’anno firmarono 731mila contribuenti in più rispetto al 2022, in questa nuova edizione se ne aggiungono altri 714.144 (+4,2%). Le firme espresse, contando sia gli ammessi sia gli esclusi, sono 15.244.807 mentre quelle generiche sono 2.719.319.

In base alle scelte espresse dai cittadini, con il 5 per mille 2024 alla categoria degli Enti del Terzo Settore e Onlus andranno 330.789.465 euro, alla ricerca sanitaria oltre 86.036.765 euro, mentre a quella scientifica saranno destinati nel complesso 69.024.665 euro. Seguono le Associazioni sportive dilettantistiche (18.148.911 euro), i Comuni (15.267.527,36 euro), gli Enti per la tutela dei beni culturali e paesaggistici (2.994.085 euro) e gli Enti gestori delle aree protette (oltre 667.944 euro).

La top 5

La top five complessiva del 5 per mille non vede grosse variazioni, ma il fatto che al crescere delle scelte espresse corrisponde per tutti – tranne Airc – una diminuzione dell’importo ci dice da un lato il peso dell’inoptato, soprattutto in alcuni elenchi e dall’altro l’impatto del tetto: ovviamente il ricalcolo degli importi pesa di più quanto più italiani hanno firmato per destinare il loro 5 per mille.

In generale l’elenco degli Enti di Terzo settore e Onlus raccoglie 400mila preferenze in più rispetto all’edizione 2023, ma l’erogato scende di 2,5 milioni rispetto ad un anno fa.

Foto Mauro Scrobogna / LaPresse

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