Non profit
5 per mille, il rebus delle associazioni sportive
Il governo ha inserito una norma interpretativa secondo cui possono partecipare alla ripartizione dei fondi società con il riconoscimento del Coni (di Gianpaolo Concari).
di Redazione
Sono il presidente di una associazione sportiva dilettantistica, e non ci capisco più niente: eravamo stati esclusi dal 5 per mille 2007 (nel 2006 non avevamo presentato la domanda) perché senza personalità giuridica, ma adesso col decreto Milleproroghe rientriamo con il solo riconoscimento del Coni? Allora avremo i contributi? Che confusione…
Paolo N.
Eh sì, un vero colpo di scena: il governo ha inserito una norma interpretativa (art. 20, comma 2 dl 159/2007) delle disposizioni sul 5 per mille previste nelle leggi n. 266/2006 e 296/2006 secondo cui possono partecipare alla ripartizione dei fondi le associazioni sportive dilettantistiche in possesso del riconoscimento del Coni. La norma non può che essere interpretativa, visto che i termini per la formazione degli elenchi dei beneficiari sono chiusi. Tuttavia va in direzione contraria rispetto alle interpretazioni fornite anche dall?Agenzia delle Entrate (cfr. circ. 22 maggio 2007 n. 30/E) che nel frattempo ha escluso dagli elenchi le associazioni, come la vostra, senza personalità giuridica. Che succede ora? Saranno reinserite nell?elenco le escluse? Allora occorre che sia inviata una comunicazione ufficiale che annulli il precedente provvedimento di esclusione. E che faranno le associazioni che, in base alle norme vigenti quando erano aperti i termini per presentare le domande, si sono astenute perché non vi avevano diritto? Mica possono ripresentare la domanda! È altresì certo che si sono danneggiate le associazioni sportive che non hanno presentato la domanda perché ritenevano di non averne diritto (ed era così!).
Gianpaolo Concari
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