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Cooperazione & Relazioni internazionali

Il governo siriano apre agli aiuti dell’Onu nell’assediata Madaya

L'annuncio è delle stesse Nazioni unite: è uno dei rarissimi canali umanitari concessi dal regime in cinque anni di guerra civile. I ribelli, non fondamentalisti, della cittadina a 25 chilometri da Damasco sono sotto assedio da settimane e gli abitanti soffrono la fame, in particolare i bambini le cui terribili immagini stanno facendo il giro del mondo

di Redazione

La notizia, proprio perché data ufficialmente dalle Nazioni unite, è fondata: "Il governo siriano ha accettato di lasciar passare gli aiuti dell'Onu nella cittadina di Madaya", roccaforte di una fazione non fondamentalista di ribelli assediata dal luglio scorso dall'esercito del presidente-dittatore Bashar Al Assad assieme a gruppi legati al movimento libanese di Hezbollah (il confine con il Libano dista soli 11 chilometri). Sarebbe la prima volta di un canale umanitario in Siria da quando, nel marzo 2011, sono iniziate le ostilità nel paese oggi più bombardato del mondo. Gli aiuti dovrebbero iniziare nei prossimi giorni.

"Abbiamo ottenuto informazioni credibili che Madaya le persone, in particolare i bambini, stanno morendo di fame, e chi tenta di scappare viene ucciso", hanno riportato due coordinatori dell'Onu (qui il link alle sue dichiarazioni, riprese dalla Bbc). Si cerca l'accesso anche in altri punti, alla luce del fatto che "in Siria 4,5 milioni di persone vivono in aree difficili da raggiungere, tra cui almeno 400mila persone in 15 aree assediate, senza accesso ai necessari aiuti urgenti" .

Associazioni come Save the children o il Comitato internazionale della Croce rossa da tempo stanno denunciando quanto accade a Madaya. "Le persone hanno iniziato a mangiare foglie e terra", riportano più fonti, rese ancora più drammatiche da video in tal senso che stano facendo il giro del web negli ultimi tempi.

Nota: Nella foto un'appello all'Onu e al Papa di un gruppo di cittadini di Kafranbel avversi al presidente Assad e a favore della "rivoluzione siriana"


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