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Cooperazione & Relazioni internazionali

Cooperative agricole: una partnership per lo sviluppo rurale tra Coopermondo e IFAD

La ong fondata da Confcooperative e Federcasse ha siglato un accordo con l’agenzia delle Nazioni Unite per sostenere le cooperative agricole nei paesi in via di sviluppo. «L’esperienza italiana può contribuire in maniera significativa attraverso le conoscenze e il know-how tecnico», ha sottolineato il direttore Danilo Salerno

di Marco Marcocci

Nella maggior parte dei Paesi del sud del mondo l’agricoltura costituisce da sempre il punto cardine del proprio processo di sviluppo economico e sociale. Pertanto molti governi ed organizzazioni internazionali si sono poste come obiettivo quello di favorire un’agricoltura sostenibile, rispettosa dell’ambiente e delle biodiversità, e capace di utilizzare tecniche al passo con i tempi.

In questo contesto si colloca l’accordo di questi giorni siglato da Coopermondo, la Ong fondata da Confcooperative e Federcasse, e l’IFAD, l’agenzia delle Nazioni Unite per lo sviluppo rurale, che punta a sostenere le cooperative agricole nei paesi in via di sviluppo.

La firma dell’agreement, è avvenuta in uno scenario molto particolare: l’evento organizzato da Coopermondo “L’esperienza delle cooperative italiane e lo sviluppo di partnership con le organizzazioni contadine” realizzato nell’abito della sesta edizione del “Farmers’Forum”, il meeting mondiale dell’IFAD per promuovere il dialogo con i governi degli stati membri e le organizzazioni contadine dei paesi partner.

Danilo Salerno, direttore di Coopermondo, nel sottolineare l’importanza dell’accordo, ha evidenziato che «l’esperienza delle cooperative italiane può contribuire in maniera significativa a questo progetto attraverso la condivisione di conoscenze e di know-how tecnico sui servizi economici come i Consorzi di servizi e le piattaforme di distribuzione. Inoltre, le partnership con altri stakeholder chiave, come le Ong e le istituzioni finanziare, sono uno strumento effettivo che si può sviluppare». Questo modello, peraltro, ha avuto già i suoi positivi effetti in Colombia, dove Coopermondo lavora con cooperative agricole e di acquacoltura portando benefici indiretti a oltre 6000 persone nella regione del Cauca, un territorio fortemente colpito dal conflitto armato in corso da oltre 50 anni.

Apprezzamento per l’accordo raggiunto anche da parte di Giorgio Mercuri, presidente dell’Alleanza delle Cooperative per il settore agroalimentare, che nel suo intervento ha tenuto a sottolineare come “nel mondo oltre l’82% degli agricoltori possiede meno di 2 ettari. Le cooperative sono uno strumento adeguato per garantire sostenibilità economica ai piccoli agricoltori e contribuire in maniera significativa all’agenda dello sviluppo globale”.

In conclusione, come nota Salerno «la cooperazione genera uno sviluppo davvero diffuso, perché partendo dalla partecipazione e dal beneficio dei soci, primo tra tutti la sicurezza alimentare e l'accesso ai mercati locali, si allarga all'intera comunità dialogando costruttivamente con le Istituzioni e altri attori del territorio».

Soprattutto per questo l’accordo tra Coopermondo e IFAD è estremamente importante.


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