Cultura
Indigeni: il Papa preoccupato per quelli del Chiapas
Molti di loro infatti sono emarginati, con poche o addirittura nessuna opportunita' di ricevere un'educazione, un aiuto sanitario
La ”sentita preoccupazione” del Papa per la gente indigena del Messico, che rappresenta il 10 per cento dell’intera popolazione messicana, e’ espressa in una lettera di Giovanni Paolo II che e’ stata consegnata dal card. Roger Etchegaray, presidente emerito del Pontificio consiglio per la giustizia e la pace, alle comunita’ indigene del Chiapas, che ha visitato per per due giorni.
Nel darne oggi notizia, la Radio vaticana ricorda che molti villaggi del ”tormentato Chiapas” sono stati al centro di tensioni politiche e religiose, complicate poi dal conflitto zapatista, iniziato nel 1994 con un’insurrezione armata indigena. Il card. Etchegaray si e’ fatto, quindi, portavoce di un messaggio del Papa, che esprime sentita preoccupazione del Papa per gli indigeni del Messico. Molti di loro infatti sono emarginati, con poche o addirittura nessuna opportunita’ di ricevere un’educazione, un aiuto sanitario o un futuro decente. Il card. Etchegaray, informa ancora l’emittente pontificia, al suo rientro consegnera’ una lettera al Papa, che conferma come la Chiesa indigena sara’ sempre in comunione con la Chiesa cattolica, con la richiesta pero’ dell’introduzione della propria lingua. Il porporato ha assicurato che i costumi e le tradizioni di queste popolazioni sono benedetti da Dio ed ha invitato la comunita’ indigena del Chiapas a dimenticare i propri contrasti ed a riconciliarsi.
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