Famiglia

Australia: il governo cede, fine della protesta dei profughi

La lotta dei "dannati di Woomera" era stata appoggiata sia dalla Conferenza Episcopale cattolica che dalla Croce Rossa e dalle altre organizzazioni umanitarie australiane.

di Redazione

Il governo ha ceduto e, dopo un lungo negoziato, ha accettato di negoziare con i detenuti del campo per immigrati di Woomera, che hanno messo fine alla loro protesta. Oltre 200 richiedenti asilo, in maggioranza afghani, erano in sciopero della fame e della sete da due settimane, una cinquantina si erano cuciti la bocca con ago e filo e 11 ragazzini, tra i 14 e i 17 anni, avevano minacciato il suicidio dando al governo un ultimatum che scadeva oggi alle 17.00 (ora locale). Motivi della protesta, la lunghezza delle pratiche per ottenere un visto – che peraltro non arrivava quasi mai – e le terribili condizioni di vita nel campo di detenzione, allestito in un remoto ex poligono di tiro nel deserto (475 chilometri a nord di Adelaide) dove d’estate le temperature superano i 40 gradi. La protesta si era poi estesa ad altri quattro dei sei centri di detenzioni per immigrati clandestini. La lotta dei “dannati di Woomera” era stata appoggiata sia dalla Conferenza Episcopale cattolica che dalla Croce Rossa e dalle altre organizzazioni umanitarie australiane.

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