Welfare
Legacoopsociali: la promozione umana al centro della residenzialità
Oggi, alla Biennale della Prossimità di Brescia, l'Associazione presenta un Manifesto di proposte (non risolutive) per migliorare i modelli organizzativi residenziali, con una particolare attenzione agli anziani
di Redazione

La promozione umana al centro della cultura della residenzialità; politiche per un sistema equo e integrato di servizi di prossimità; autodeterminazione, tra personalizzazione e standardizzazione dei percorsi di cura; modelli organizzativi residenziali verso l’innovazione di un sistema di servizi di prossimità alla persona per i territori; investire nella comunità di cura e valorizzare lo sviluppo professionale. Sono i 5 punti prioritari del Manifesto che Legacoopsociali presenta questa mattina alla Biennale della Prossimità di Brescia.
«Perché un Manifesto? Per metterci in discussione e accogliere la sfida lanciata dal Piano nazionale di ripresa e resilienza che prevede una riforma che introduca “un sistema organico di assistenza agli anziani non autosufficienti” e una revisione del sistema di assistenza territoriale nell’ambito più ampio della missione salute», si legge in una nota diffusa dall’organizzazione. «La pandemia ha messo a dura prova tutti i servizi socio-sanitari, ma ha enfatizzato la necessità di essere pronti e in grado di rispondere al cambiamento, di non aspettare gli eventi ma saper pianificare ed essere proattivi. Per ricostruire fiducia, portando avanti un confronto costruttivo scevro da preconcetti e ascoltando le prospettive delle persone anziane e delle loro famiglie, dei lavoratori e professionisti, dei soggetti gestori dei servizi e della cura informale, delle associazioni di rappresentanza, delle istituzioni. Per coinvolgere e valorizzare le sensibilità, le competenze, i ruoli e le responsabilità di tutti i soggetti coinvolti, consapevoli che solo attraverso la relazione e il fare rete è possibile immaginare soluzioni che puntino al benessere della persona e ad un’organizzazione di qualità dei servizi. Per proporre la visione di Legacoopsociali e alcune priorità da cui poter partire per ripensare la residenzialità in un’ottica di prossimità, innovazione e flessibilità e in termini di circolarità e interoperabilità dei diversi servizi che compongono le filiere territoriali. Per rinnovare un impegno, quello della cooperazione sociale, che da oltre 40 anni è attiva nella gestione di servizi pubblici di interesse generale, occupandosi anche della parte sanitaria e socio-sanitaria più complessa della non autosufficienza. La cooperazione sociale intende mettere a disposizione le sue competenze nel campo della progettazione innovativa continuando a supportare il soggetto pubblico in questa fase di ricostruzione di un sistema di servizi prossimo alle persone, promuovendo il benessere collettivo attraverso il lavoro sociale, etico e professionale. Per tracciare una rotta condivisa».

«Consideriamo l’ascolto e il dialogo come valori di impresa insieme a efficienza ed economicità», conclude la nota. «Crediamo che tali valori, a maggior ragione in una organizzazione di servizi alle persone, debbano essere riconosciuti come valori dell’impresa sociale. Questo Manifesto, frutto del lavoro del gruppo nazionale Legacoopsociali “Salute e Sanità” e condiviso con gli organismi dell’Associazione, si inserisce in una prospettiva di medio-lungo periodo che impegnerà Legacoopsociali in un’azione di promozione e condivisione con i diversi portatori di interessi e nella costruzione di proposte concrete e in linea con la prospettiva futura della popolazione anziana».
Vuoi accedere all'archivio di VITA?
Con un abbonamento annuale potrai sfogliare più di 50 numeri del nostro magazine, da gennaio 2020 ad oggi: ogni numero una storia sempre attuale. Oltre a tutti i contenuti extra come le newsletter tematiche, i podcast, le infografiche e gli approfondimenti.