Leggi
Dal Belgio dubbi sul marchio CE
Dubbi sull'affidabilità del marchio europeo per i giocattoli
di Redazione
Dubbi sull’affidabilità del marchio europeo per i giocattoli
Un’associazione di consumatori belgi “Test-Achets” è andata all’attacco del marchio europeo “CE” apposto sui giocattoli, considerato per anni un’ottima garanzia di idoneità e conformità agli standard di sicurezza. Non tutti i giochi commercializzati nell’Ue sono sottoposti all’obbligo del marchio CE, vi sfuggono quelli più pericolosi come fionde, freccette con punte metalliche, gioielli di fantasia e i peluche. Eccezioni a parte, sottolinea l’associazione, è tutta la normativa europea “giochi CE” a fare acqua: ad apporre il simbolo di “sicurezza” sono gli stessi produttori o importatori, senza che venga effettuato alcun controllo. “Test-Achats” ha messo alla prova ben 22 giochi, venduti in negozi non specializzati: nessuno è uscito promosso. Dalle carenze meno gravi, come l’assenza dell’indicazione dell’età del bambino cui è destinato il gioco a quelle più pesanti come presenza di parti tossiche o corde troppo lunghe che potrebbero soffocare il piccolo. L’associazione a questo punto chiede esaminatori ufficiali e indipendenti.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.