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Anche Cittadinanzattiva firma contro i paradisi fiscali

L'associazione ha aderito alla petizione di Progressi per tassare i grandi capitali #nessunoinparadiso. Lanciata alla vigilia della diffusione dei nomi italiani coinvolti nei Panama Papers

di Redazione

Ha il sostegno di Cittadinanzattiva la petizione per chiedere al governo azioni concrete contro i paradisi fiscali lanciata proprio alla vigilia della pubblicazione dei nomi italiani coinvolti nella vicenda Panama Papers.

L’associazione ha rilanciato l’iniziativa di Progressi #nessunoinparadiso direttamente dal suo account Twitter

L'appello di Progressi, rivolto al Presidente del Consiglio e al ministro dell'Economia e delle Finanze, chiede di tassare i profitti dove vengono prodotti, l'obbligo di trasparenza per le multinazionali e agevolazioni fiscali per i contribuenti onesti.

«In un Paese con la pressione fiscale oltre il 43% su lavoratori e pensionati, su autonomi e piccole imprese, è indecente consentire un'elusione fiscale così macroscopica. Dobbiamo contrastare l'erosione della base fiscale e lo spostamento dei profitti, altrimenti si finirà per estendere ulteriormente la diseguaglianza e l'ingiustizia sociale» commenta Vittorio Longhi, fondatore di Progressi.

Se azzerassimo evasione ed elusione – scrivono i promotori della petizione in una nota – potremmo ridurre di quasi la metà il prelievo fiscale, elevatissimo nel nostro Paese, e liberare energie fondamentali per la nostra economia.

In apertura foto di Rodrigo Arangua/Afp/Getty Images


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