Famiglia

Global e anti global unitevi: lo dice un nuovo libro

È il messaggio di "Good Business", nuovo libro sulla globalizzazione sociale di Steve Hilton e Giles Gibbons

di Carlotta Jesi

“Se vuoi cambiare il mondo, fallo attraverso il business. E se vuoi spingere il tuo business, aiuta a migliorare il mondo”. È la provocazione lanciata al mondo dei pro e degli anti global da “Good Business”: il libro sul potenziale della globalizzazione sociale, che uscirà in Gran Bretagna il primo maggio, scritto da Steve Hilton e Giles Gibbons.

Il contenuto del libro? Dopo aver smentito una per una le accuse che gli anti global muovono alla globalizzazione, i due autori si rivolgono alle multinazionali spiegando che l’unico modo realistico di potenziare il loro business oggi è dargli una seconda mission: aiutare la società civile a migliorare il mondo.

Una mission, sostengono gli autori, che va al di là della filantropia e del prestare i propri dipendenti per attività di volontario. L’unico modo per riuscirci, è collaborare con le realtà che nei Paesi poveri combattono povertà e negazioni dei diritti umani. Un invito alla collaborzione che vale anche per gli anti global: le multinazionali devono essere viste come alleati da condurre nella direzione giusta, non come nemici.

I consigli dati dagli autori si basano sull’esperienza diretta. Hilton e Gilles sono, infatti, i fondatori della società di consulenza Good Business, con sede a Londra, che aiuta le aziende a capire come potenziare il loro business aiutando il mercato.

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