Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Welfare & Lavoro

Fondazione De Gasperis: un “Grazie di cuore” lungo 50 anni

L’ente milanese per la diffusione della cultura medico scientifica che supporta il Dipartimento Cardiotoracovascolare dell’Ospedale Niguarda festeggia il mezzo secolo con un evento rivolto ai cittadini

di Redazione

Milano viene spesso definita “capitale del bene” per il suo primato in due ambiti fortemente correlati: quello sociosanitario e quello del volontariato. E non c’è dubbio che il “sistema Milano-Lombardia” in campo sociosanitario sia un fiore all’occhiello. La capacità della città e della regione di offrire standard elevati di qualità della vita si deve non solo alla presenza di professionalità qualificate e di servizi di eccellenza, ma anche alle sinergie messe in campo. La Fondazione Angelo De Gasperis, ente per la diffusione della cultura medico scientifica, fa parte a pieno titolo – con i suoi 50 anni di attività – di questo sistema.

La sua storia comincia nel 1968, un periodo in cui la medicina italiana disponeva di risorse modeste, mentre la popolazione colpita da malattie cardiovascolari era già molto elevata. In questo scenario la spinta che portò all’istituzione dell’Associazione Amici del Centro De Gasperis venne da un obiettivo contingente e concreto: l’allora Divisione cardio-toracica dell’Ospedale Niguarda – la prima in Italia, realizzata nel 1955 dal professor Angelo De Gasperis – andava ampliata per accogliere un numero sempre crescente di pazienti che chiedevano un ricovero.

Il capitale necessario, oltre 500 milioni di lire, fu raccolto grazie all’interessamento dell’industriale e benefattore Furio Cicogna, primo presidente dell’Associazione, e al coinvolgimento di alcuni generosi amici. Da lì in poi, lo sviluppo delle attività cardiologiche e cardiochirurgiche fu continuo e la Divisione, poi Dipartimento Cardiovascolare, divenne un punto di riferimento non solo per i malati, ma anche per i medici che venivano ad apprendere le nuove tecniche e metodiche di cura e a esplorare nuovi modelli organizzativi. Proprio come avviene oggi con il Convegno annuale di Cardiologia promosso dalla Fondazione.

Nel 2004 l’Associazione si è trasformata in Fondazione Centro Cardiologia e Cardiochirurgia A. De Gasperis, di cui è presidente Benito Benedini.

Il 20 marzo la Fondazione Angelo De Gasperis celebra i suoi 50 anni d’impegno per la cura e la prevenzione delle malattie cardiache con l’evento “Grazie di cuore 1968 – 2018”, aperto a tutti i cittadini interessati a conoscere un tassello significativo della storia socio-sanitaria di Milano e, soprattutto, i progetti futuri della Fondazione a fianco del Dipartimento Cardiotoracovascolare dell’Ospedale Niguarda Ca’ Granda. All’evento interverranno anche il direttore del Dipartimento Cardiotoracovascolare dell’Ospedale Niguarda Ca’ Granda, Cristina Giannattasio, il direttore generale dell’ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda, Marco Bosio, e l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera.

«In un momento in cui la ricerca e la sperimentazione in campo cardiologico aprono nuove strade per la salute, la prevenzione e la cura – spiega il presidente Benito Benedini – il nostro compito sarà quello di supportare il Dipartimento nel cogliere le nuove sfide poste da questo scenario, attraverso un modello virtuoso e innovativo di rapporto pubblico-privato. Un impegno che farà tesoro di 50 anni di esperienza, ma sarà sempre attento a rimodulare le strategie d’intervento per adeguarle costantemente ai tempi e alle esigenze. Ciò che non cambierà sarà la filosofia ispiratrice dell’attività della Fondazione De Gasperis: la concretezza degli obiettivi e la possibilità di toccare con mano i risultati».

1/9

Che cosa fa la Fondazione A. De Gasperis

Supporta il Dipartimento Cardiotoracovascolare dell’Ospedale Niguarda attraverso:

– il sostegno economico ai giovani medici, permettendo al Dipartimento di dedicare più energie alla cura e al rapporto medico-paziente, e di contare su un ricambio generazionale basato sulla trasmissione di competenze e di esperienza sul campo;

– la formazione specialistica, mettendo gratuitamente a disposizione di tutti i medici italiani informazione scientifica e formazione online su temi di frontiera in ambito cardiologico, e promuovendo programmi di formazione specialistica per il personale medico sanitario. Uno tra tutti, il Convegno Cardiologia che richiama ogni anno oltre 1500 partecipanti dall’Italia e dall’estero per quattro giornate di intenso lavoro;

– la donazione di strumentazione avanzata che concorre a potenziare l’attività diagnostica e a rendere più efficace il trattamento dei pazienti cardiologici. In cinquant'anni di attività, in stretto coordinamento con l'Amministrazione dell'Ospedale Niguarda Ca’ Granda, la Fondazione ha offerto al Dipartimento apparecchiature per la risonanza magnetica cardiovascolare, per le ecocardiografie intracoronariche e per la tomografia a coerenza ottica (Oct), amplificatori di Dna, una stazione robotica di dispensazione liquidi utili per la ricerca biologica molecolare… Tra gli esempi più recenti, la donazione al Dipartimento di sonde transesofagee tridimensionali e quella, alla Cardiologia Riabilitativa, di cicloergometri di ultima generazione e sistemi innovativi di monitoraggio dei training individuali dei pazienti;

– interventi di sensibilizzazione rivolti ai cittadini per la prevenzione delle malattie cardiotoracovascolari. Tra le iniziative realizzate: “La salute in piazza”, il “Progetto Scuola”, gli incontri per le Forze dell’Ordine, la divulgazione radiofonica e la donazione di defibrillatori a organizzazioni che operano sul territorio.

– attività di informazione e sensibilizzazione grazie al periodico “La voce del cuore” e al sito www.degasperis.it.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA