Welfare
L’innovazione sociale parte da un caffè
Nel Rhodense apre un bar dedicato all'incontro e all'integrazione dove, oltre al caffè, i cittadini possono anche accedere ai servizi sociali e conoscere altre persone
di Redazione

Si chiamano #OPcafè e sono la nuova frontiera del welfare in Lombardia. Spazi di incontro e ascolto dove oltre ai percorsi di assistenza vengono offerti anche momenti di condivisione per tutta la comunità. Nati nell’ambito di #Oltreiperimetri, il progetto lanciato in nove comuni del Rhodense, tra i vincitori del bando di Fondazione Cariplo sul welfare di comunità, gli #Opcafè sono spazi aperti pensati soprattutto per chi si trova in un momento di temporanea difficoltà, ma fatica a chiedere aiuto. L’idea infatti è proprio quella di ridisegnare l’accesso al welfare locale: “#Oltreiperimetri è stato pensato per le famiglie e le persone che si trovano in un momento difficile, dopo la perdita improvvisa del lavoro o dopo una separazione,” racconta Oliviero Motta, responsabile del progetto. “Sono loro i soggetti più difficili da raggiungere per i servizi sociali, perché hanno sempre fatto parte del ceto medio, e spesso vedono la richiesta di aiuto come qualcosa di cui ci si debba vergognare. Noi volevamo dei luoghi che i cittadini potessero attraversare senza sentirsi stigmatizzati.” Gli #OPcafè sono proprio questo, qui sono disponibili i servizi per la famiglia, per il lavoro, per l’abitare e per il debito, ma qui si arriva per vari motivi: per imparare qualcosa di nuovo o per bere un caffè con un amico.“Abbiamo trasformato questi spazi in veri e propri punti di incontro per la comunità, dove, oltre ai servizi di assistenza, vengono organizzati corsi di cucina, di lingue straniere e workshop per mamme e bambini.” Continua Oliviero Motta. Quattro #OPcafè aperti nell’ultimo anno, sul territorio, uno di questi ha all’interno anche un bar e, alla fine di maggio, nello spazio di Settimo Milanese, è stato inaugurato un co-working, uno spazio di lavoro condiviso, aperto alla cittadinanza, con prezzi calmierati, basato sul principio di reciprocità: i co-workers, infatti si impegneranno a restituire alla collettività parte della loro competenza professionale sulla base di un monte orario concordato. Parola d’ordine anche qui è condivisione, perché, come, ricorda Motta: “Le relazioni tra le persone sono la chiave per il cambiamento, condividere le difficoltà significa anche condividere le soluzioni.”
Vuoi accedere all'archivio di VITA?
Con un abbonamento annuale potrai sfogliare più di 50 numeri del nostro magazine, da gennaio 2020 ad oggi: ogni numero una storia sempre attuale. Oltre a tutti i contenuti extra come le newsletter tematiche, i podcast, le infografiche e gli approfondimenti.